MAMMA MIA, QUANTO VALE JOVETIC...
Trenta, quaranta, cinquanta milioni, fatelo voi il prezzo di questo diamante viola che partita dopo partita acquista sempre piu' lucentezza. Tre partite, quattro gol, un assist e tanto gioco. I tifosi si coccolano il montenegrino dopo aver sofferto tutta l'estate per una sua eventuale partenza. Le voci non si spengono, di Jovetic si continua a parlare tanto perche' i club che lo vogliono sono in fila. Pero' Firenze almeno fino a giugno potrà stare tranquilla, Stevan sara' il valore aggiunto di questa Fiorentina. Se trascinera' i viola per tutto il campionato, così come ha fatto in questo avvio di stagione, a godere saranno in tre: il pubblico, la societa' e Jovetic che vedra' aumentare il proprio valore notevolmente e dunque quando lascerà Firenze potra' sbarcare in un top club, guadagnando cifre da capogiro. Jovetic e' destinato a lasciare una traccia riconoscibile in quest'annata.
La vittoria sul Catania ha confermato che la Fiorentina non ha sbagliato rotta: ci sono ancora alcune cose da migliorare, ma e' un piacere vederla giocare. La difesa e' solida e veloce, il centrocampo ha la sicurezza della qualita', l'attacco deve pungere di piu', ma Jovetic da ieri sa di poter contare su Toni, bomber ritrovato. L'orchestra viola ha iniziato il proprio concerto ed e' guidata da un grande direttore, Pizarro.
Un De Sisti del terzo millennio, un metronomo autentico. La gente si e' spellata le mani nell'applaudirlo: passaggi brevi, medi e lunghi, palla girata da destra a sinistra e viceversa, tante geometrie. Quando vedi Pizarro in azione hai la conferma che il calcio e' lo sport piu' bello del mondo, quando vedi Pizarro ti sembra che il calcio sia di una semplicita' assoluta. Non e' cosi', ma e' bello immaginarlo...
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana