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MARIO GOMEZ ADESSO E' DIVENTATO UN CASO. E LA FIORENTINA NON PUO' PERMETTERSI DI ASPETTARLO IN ETERNO. MARIN NOTA LIETA

di Marco Conterio

No, Mario Gomez non punge e neanche segna. S'è infortunato, lui che è decisamente sfortunato, ma fatica pure a riprendersi il vento in poppa. Il problema è che non segnava pure prima, quando il campionato è iniziato, ora dopo l'ennesimo stop ha dimostrato una condizione ancora non sufficiente ed una lucidità mancante. Un po' poco, ci perdoni il puntero di Germania, per chi è stato pagato così tanto. Voci e sussurri: poco significa quel che sarebbe potuto essere alla fine dell'estate, milioni e fantastilioni. Con Giuseppe Rossi infortunato, vendere la propria punta principe, che almeno nelle idee doveva essere salvifica e risolutrice, sarebbe stato eventualmente passaggio azzardato e quanto meno controproducente. Chi prendere, poi, non rodato e pure improvvisato? No, chiaro. Era giusto puntare ancora su Gomez e giudicare ipotetiche scelte a posteriori è pratica da 'so tutto io' e da chi è bravo solo con la soluzione del problema in mano. Giusto puntare su Gomez, il problema è che Gomez, ad oggi, dopo tanto tempo, al netto degli infortuni, non è il campione che Firenze sperava. E' un attaccante fisico, sì. Di carisma, è vero. Che ha dimostrato di saper far gol, già. Ma quanto può aspettarlo, la Fiorentina? Quanto può pendere e dipendere dai suoi errori la squadra di Montella, che è già senza Rossi e Bernardeschi? Contro il PAOK una prestazione brutta, stonata, che fa eco con l'inciampo contro la Sampdoria.

Gomez in Germania non era questo, ma pure Henry e Bergkamp in Italia non erano quelli visti poi in Inghilterra, giusto per dirne due di una foltissima schiera. Può starci, magari. L'Italia, il calcio italiano, possono non essere adatti a Mario Gomez. Magari, a partir dal Napoli, il tedesco zittirà tutti, ed i signori 'te l'avevo detto' punteranno il dito e la tastiera e grideranno, oppure twitteranno, che 'siete bravi a criticare'. Già. Ma pure a saperle tutte a posteriori, verrebbe da replicare. Mario Gomez, ad oggi, non è il campione che Firenze sperava. Se poi ci si vuol appigliare a sfortune ed infortuni, va bene. Può starci. Ma dal centravanti della Germania (anzi, fu, visto che ha perso anche la Nazionale) c'è da aspettarci ben di più che un errore grossolano contro una squadra non certo nobiliare, molto di meglio che uno scivolone dopo uno stop a Marassi.

PS - Che bravo Marko Marin. In quella che, nel risultato, non è stata certo una grande gara, perché pareggiare in casa col PAOK non può certo definirsi tale a prescindere, una nota positiva. Finalmente...

Di Marco Conterio
Responsabile di redazione, Tuttomercatoweb.com e Calcio 2000