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MASSIMO MAURO È UN EX CALCIATORE ITALIANO E UN BRAVO COMMENTATORE SPORTIVO...

di Stefano Prizio

Sarà pur vero che una breve biografia non possa dare tutti i segni di una persona, ma un'idea, sommaria se vogliamo, si riesce senz'altro ad estrapolarla dai fatti salienti della vita di un cinquantenne. Massimo Mauro di anni ne farà 51 a fine maggio, nella sua vita ha girato tre piazze calcistiche - tutte di ottimo se non eccellente livello - Udine, Torino bianconera e Napoli, oltre alla squadra della natia Catanzaro. Poi ha fatto il dirigente sportivo, segnatamente il presidente, partendo dalla poltrona più alta. Si è successivamente buttato in politica  spedito in tromba al Parlamento italiano del quale è stato deputato nelle liste dell'Ulivo, nonché membro della commissione parlamentare cultura (perché no del resto?). Lasciata la politica attiva, ed entrato tra i commentatori di punta della ricca emittente Sky, è rimasto alcuni anni sostenitore del Partito Democratico per passare infine, in qualità di iscritto, al Partito Comunista-Sinistra Popolare (perché no del resto?). Massimo Mauro è uno che sa vivere bene. Lo ha anche scritto in una sua autobiografia, dove si bea d'aver giocato con dei "geni" lui gregario intelligente e privo di talento. Grandi nomi come Platinì, Zico e Maradona. Massimo Mauro è uno che ha fortuna.

Capacità, relazioni e trasformazioni. Se volete, la capacità di trasformarsi grazie alle relazioni. Massimo Mauro è una persona intelligente. Dialetticamente non brillantissima - il suo italiano potrebbe essere migliore, ma a Sky badano ad altro in genere - eppure astuta nel cogliere della conversazione gli spazi dove infilare sagacemente la provocazione. Massimo Mauro intuisce in un lampo dove essere lupo e dove farsi pecora, dove scivolare come acqua e dove ergersi a roccia. Dove, come diciamo noi in Toscana far da… Lo intuisce in un lampo!

Artisticamente parlando è più che comprensibile come la munifica Sky se lo tenga stretto per la trasmissione di "commenti post partita" presentata da Ilaria D'Amico. Massimo Mauro funziona. Per certi versi più di Mario Sconcerti che in quella trasmissione non c'è da qualche anno probabilmente a causa di troppi numi adombrati dalla sua fiorentina corrosività, poco propensa alla fredda selezione del bersaglio. Massimo Mauro funziona di più perché fa certamente arrabbiare, ma fa arrabbiare quelli giusti. O se volete non fa arrabbiare quelli sbagliati (a proposito, voi che leggete siete quelli giusti e infatti vi siete arrabbiati).

Massimo Mauro è un ex calciatore italiano e un bravo commentatore sportivo… è uno che fa bene il suo lavoro. Uno che viene pagato tanto, tantissimo, per svolgerlo. Uno che svolge il suo lavoro per una multinazionale (Sky) che acquista a suon di miliardi un "prodotto", il calcio. E che quel prodotto deve vendere e difendere. Le "notizie" e il "giornalismo" c'entrano ormai pochissimo. Massimo Mauro lo sa ed esegue alla lettera, anzi diciamolo esegue brillantemente, rispettando due leggi fondamentali: provocare e fare audience senza disturbare troppo chi comanda veramente. Scherza coi fanti, ma lasciare stare i santi. Per capire quanto bene sappia lavorare Massimo Mauro basta guardarlo (per non più di alcuni piacevoli minuti) a Sky dopo le partite, basta osservare (brevemente) il suo intelligente modo di relazionarsi con i rappresentanti delle cosiddette "grandi" e con quelli di tutte le altre. Per capire Massimo Mauro basta poco (pochissimo), poi…. un  tocco di polpastrello sul pippolo.

Stefano Prizio

giornalista di Radio Toscana e Squer.it