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MERCATO DECISO: 5 GIOCATORI IN ARRIVO. UNO PER REPARTO PIÙ IL JOLLY. C'È SEMPRE LAMPARD TRA I SOGNI. LJAJIC, APPUNTAMENTO IN SETTIMANA

di Mario Tenerani

Un tavolo intorno al quale si sono già seduti per decidere la strategia, il patròn Andrea Della Valle, il presidente esecutivo Cognigni, il diesse Pradè e il direttore tecnico Macia, l'allenatore Montella. Un quintetto ben assortito, in totale sintonia, molto determinato: il mercato è diventato un momento di condivisione, laddove in passato talvolta era stato occasione di divisione. Sono come una squadra, magari di calcetto - visto l'esiguo numero di giocatori - ognuno col suo ruolo. Relazioni, proposte, conoscenze, listini, grado di adattabilità a Firenze e la Fiorentina. Elementi base per scegliere l'obiettivo.
La proprietà ha dato un input preciso ai manager di mercato: rendere molto più forte una Fiorentina già robusta da questo punto di vista. Impresa non semplice, ma da realizzare assolutamente, sempre all'interno della rigida disciplina del fair play finanziario. Per realizzare tutto ciò servono 5 giocatori nuovi, questa è la meta.
Un giocatore per reparto, quindi 4 in totale, a cui aggiungere un jolly. Insomma, 5 calciatori in grado di innalzare il coefficiente di qualità della Fiorentina, un gruppo pronto a giocarsi il terzo posto e pronto pure ad approfittare di eventuali cadute di qualche grande.
Il primo reparto è la porta: la società sa che un portiere sarà oggetto di discussione di riscatto, l'altro sarà venduto. Con questo scenario, la Fiorentina dovrà comunque, nolente o volente, acquistare un numero uno, sia che questo faccia il titolare o la riserva. A 7,5 milioni Viviano non sarà riscattato, ma se la cifra sarà notevolmente inferiore, come la logica delle cose imporrebbe di credere, il club viola lo terrà. Neto sarà ceduto.
In difesa si cerca un difensore con fisicità e soprattutto esperienza. La Fiorentina spera concretamente di partecipare ad una coppa, quindi c'è bisogno di chi sappia muoversi con disinvoltura su un simile palcoscenico.
A centrocampo ci vuole un vice-Pizarro e il play del Feyenoord Jordy Clasie piace parecchio, è ormai ad un passo dalla Fiorentina. Costo 5-6 milioni: non sono pochi, ma sembra che il giovane tulipano li valga tutti. E poi non è tramontato il vecchio sogno: Frank Lampard. Darebbe prestigio alla Fiorentina, visibilità, esperienza e diventerebbe un efficace apripista ad altre operazioni di lusso. Il 20 giugno compirà 35 anni, parliamo di campione praticamente a fine carriera, ma per una-due stagionI potrebbe fungere da "ambasciatore" viola in Europa.
In attacco tutto dipenderà dalla soluzione della vicenda Jovetic, anche se il destino del montenegrino appare segnato: alla fine lui chiederà di andarsene e Andrea Della Valle, avvezzo a mantenere la parola data, lo accontenterà. Perché sia chiara una cosa: la delicata questione è stata, e sarà, trattata da Andrea Della Valle. Non ci saranno ufficiali di collegamento. L'appuntamento tra i due è fissato alla fine del campionato. Certo, è che Montella ha chiesto un centravanti non classico, come dicono gli spagnoli un "falso nueve": da affiancare a Pepito, Cuadrado e agli esterni offensivi che arriveranno. Capitolo Ljajic: il serbo ha diversi corteggiatori in Italia e all'estero, ma la Fiorentina non vuole correre rischi. Il contratto scade nel 2014 e adesso per il suo prolungamento si fa sul serio: a metà della prossima settimana è previsto un incontro in sede tra uno dei procuratori e Pradè. Ci sarà da lavorare, ma almeno le parti si metteranno a discutere veramente.
Il mercato in uscita, con cartellini aperti come quelli di Cerci, Vargas, Cassani e De Silvestri frutterà un minimo di 10 milioni, una quota che sarà totalmente reinvestita nelle manovre in entrata.
E Montella? Tra tecnico e società è amore vero. A giugno si parlerà del suo rinnovo, partendo dal presupposto dell'opzione sulla stagione 2014-15 in mano alla società. Sarà fatta valere solo se Montella lo vorrà, ma a quanto pare l'allenatore non ha problemi, anzi, si aspetta un contratto ancora più lungo. E' proprio amore...

Mario Tenerani

Il giornale