MERCATO: TRA IDEE E RINNOVI SUL TAVOLO. THEATE E KIWIOR SAREBBERO COLPI VERI. ZANOLI, UN AIUTO SULLA DESTRA. DE LA VEGA È IL TALENTO DELL’ARGENTINA. JACK IL SIMBOLO DELLA CONTINUITÀ
È l’ultima sosta del campionato. Capita di solito a metà novembre, il periodo in cui si (ri)comincia a parlare di mercato. E’ nella logica delle cose, ormai siamo abituati.
Voci tante, per adesso fatti pochi. Ma si inizia a indirizzare gli obiettivi, si fanno le prime analisi. Intanto bisognerà capire dove sarà la Fiorentina all’inizio di gennaio. Se dovesse trovarsi nella posizione attuale, quinta-sesta, un’iniezione di qualità non guasterebbe. Il tentativo di agganciare l’Europa che conta: pensiamo all’Europa League e perché no alla Champions, se anche la Uefa desse una mano aggiudicando all’Italia una quinta squadra nella competizione più prestigiosa. Ma queste considerazioni spettano alla società, presidente e dirigenti detteranno la linea sul mercato. Sarà una verifica per le ambizioni del club viola. Tentare la via della sfida verso traguardi diversi dalla Conference oppure mercato conservativo per continuare a galleggiare in quel limbo della classifica?
Un primo segnale lo avremo, in questo senso, sulle volontà di trattenere i migliori. Gonzalez è sempre più lanciato, su di lui converge l’interesse delle squadre più blasonate d’Europa. La scorsa estate la Fiorentina ha respinto un’offerta da oltre 40 milioni, pensiamo che si dovrà ripetere, davanti a cifre anche più larghe. Gonzalez è l’arma letale della Fiorentina di Italiano.
Le priorità? Sarebbero molteplici, ma restiamo alla difesa. Un nome che intriga e non da ora è quello dell’ex bolognese Arthur Theate: nazionale belga e giocatore del Rennes. Costa più di 20 milioni, a stare bassi. Si tratterebbe di un grande investimento, ma pure di un gran colpo. La retroguardia viola assumerebbe un profilo diverso.
Un altro validissimo è l’ex Spezia ora all’Arsenal, Jakub Kiwior, polacco, valore sui 25 milioni. Altra artiglieria pesante, non si scherza col listino. Ma è pur vero che se la Fiorentina desidera crescere ha necessità di buttare dentro questi profili.
Per un aiuto sulla destra ci sarebbe Alessandro Zanoli, in uscita dal Napoli. La Fiorentina in attesa del ritorno di Dodò ha Kayode, ma il brasiliano potrebbe essere definitivamente a posto sul finire della stagione e quindi qualcosa su quella fascia occorrerebbe.
Pedro De La Vega, nato nel 2001 in Argentina, gioiello del Lanus, è nella vetrina del Sudamerica. Vale 15 milioni, fa il trequartista, e in quel ruolo la Fiorentina è coperta: Bonaventura, Barak, Infantino e quando tornerà, speriamo presto, Castrovilli. Però se davvero De La Vega fosse l’astro nascente, un pensierino potrebbe essere fatto.
Sul tavolo dei viola c’è anche il capitolo rinnovi da affrontare tra quelli in scadenza immediata e quelli nel 2025. Una dozzina circa. Ne prendiamo uno come paradigma: Jack Bonaventura. Nel 5-2 di ieri sera che l’Italia ha inflitto alla Macedonia del Nord, c’è anche la sua prestazione, convincente come sempre. Sì, Jack andrebbe ibernato perché calciatori con le sue caratteristiche ne nascono pochi. Ha 34 anni, ma non li dimostra. La Fiorentina deve tenerlo con sé ancora un po’, insomma più a lungo possibile. Poi gli altri della lista. Ma prima Jack.