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MERCHANDISING FIORENTINA, CON COMMISSO SALGONO GLI INTROITI

di Donato Mongatti

Hanno fatto discutere, non poco, le nuove maglie della Fiorentina per la stagione sportiva 2023-24, presentate ai tifosi in occasione della partita casalinga contro la Roma e che ha visto i viola ribaltare lo 0 a 1 di El Shaarawy, con due reti di Jovic e Ikoné. Effettivamente le nuove casacche da molti sono state accostate a un pigiama e i gigliati nel primo tempo hanno dormito, rischiando di subire più di una rete dagli avversari, ma evidentemente il riposo deve aver fatto bene agli uomini di Italiano che nella ripresa in due minuti hanno portato a casa i tre punti.

A prescindere dalla bellezza o meno della nuova divisa, vanno considerati due aspetti: il valore di chi la indossa in campo e il gradimento dei tifosi “clienti”. Da quando Commiso è diventato il nuovo proprietario del Club le discussioni sulle maglie stagionali sono state sempre una costante, ma è altrettanto vero che gli introiti legati al merchandising sono cresciuti.

Nei bilanci i ricavi dall'attività di merchandising sono riassunti alla voce “Proventi commerciali e royalties”. Nel 2019 (bilancio a metà con la passata proprietà), i “Proventi commerciali e royalties” segnarono 806.753 €. Nella stagione 2019-20 la nuova Società, spiega il documento, “ha fortemente voluto portare avanti nuove iniziative sul territorio, ed è in tale ambito che sono iniziate attività e progetti in collaborazione con l'ospedale Meyer di Firenze, […] e Fiorentina è onorata di avere il simbolo Meyer sulle sue maglie”.

Nel 2020 il Club di Commisso produsse un bilancio di soli sei mesi, affinché i successivi si allineassero alla stagione sportiva, quindi nella seconda metà del Campionato 2019-20, 330.222€ sono la parte alla voce che comprende i ricavi da merchandising. Nel 2019-20 la Fiorentina era ancora legata a Le Coq Sportif e la casacca riportava ancora lo stemma del giglio di Firenze.

Nella stagione 2020-21, lo sponsor tecnico è passato a Kappa e i “Proventi commerciali e royalties” ammontarono a 793.733 €. Nella stagione 2021-2022 (quella di cui è disponibile l'ultimo bilancio di esercizio), la voce che comprende anche il merchandising, ha superato il milione di euro, attestandosi a 1.067.442 €, sulle maglie campeggiava lo stemma col giglio stilizzato che durante la presidenza dei Pontello accompagnò per anni i campioni che nel 1981-82 sfiorarono lo scudetto.

Dalla scorsa stagione lo stemma (di definirlo logo ci rifiutiamo categoricamente), ha subito un deciso cambiamento: un giglio stilizzato senza pistilli, che, come da tradizione, ha visto contrapporsi i favorevoli e i contrari. Tra poco più di un mese, il prossimo 30 giugno, la Società chiuderà il bilancio di esercizio della stagione in corso e dopo alcuni mesi il documento sarà depositato (divenendo pubblico). Le previsioni, spiegano fonti interne al Club gigliato, è che i risultati del merchandising siano in ulteriore crescita. A spingere i tifosi, o i semplici simpatizzanti, all'acquisto di prodotti a marchio Fiorentina, ha contribuito il cammino dei viola che hanno raggiunto le finali di Coppa Italia e Conference League.

Il torneo nazionale è andato male (successo dell'Inter), ma una vittoria in Europa (la finale sarà il prossimo 7 giugno), potrebbe spingere molti ad acquistare la casacca di questa stagione, per conservare la maglia che, dopo tanti anni, potrebbe riportare a Firenze un trofeo.