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MOENA, C’E’ UN’ARIA POSITIVA. I GIOVANI SONO PARTITI BENE, SERVE PERO’ ACCELERARE SUL MERCATO. ALMENO I TITOLARI PER IL DEBUTTO. I VIOLA NON POSSONO CORRERE RISCHI…

di Mario Tenerani

Il ritiro è partito anche se un po’ in sordina. Pochi tifosi qui in Val di Fassa, seppur calorosi. Gli altri arriveranno, si spera, per i prossimi appuntamenti: cinque amichevoli dovrebbero avere un buon richiamo. Il clima, pero’, è buono, soprattutto se prendiamo come riferimento il ritiro di un anno quando i mal di pancia erano al potere, insieme a certificati medici, musi lunghi, valigie pronte e bizzarri furti in appartamento in zona balcanica… 

Abbiamo seguito tre allenamenti e ci siamo resi conto che il gruppo viola è molto unito, c’è voglia di lavorare col sorriso sulle labbra. Sono dettagli, ma aiutano a capire che forse la strada è giusta. I giovani si stanno inserendo nel branco e si scorgono delle buone doti tecniche. Beleko, Montiel, sono ragazzi da crescere, però sono interessanti. L’unico titolare, tra i nuovi, è Lafont: pare molto reattivo, mentre Hancko, alternativa di Biraghi, ha un buon sinistro. Vlahovic è ha un fisico da centravanti moderno, ma si è fermato per un piccolo problema alla caviglia. Tutto da scoprire, dunque, siamo solo all’inizio, ma dei segnali incoraggianti ci sono.  

Il problema è che i giovani sono il futuro, mentre questa Fiorentina ha un conto aperto col presente che bussa già alla porta con determinazione. Servono almeno altri due titolari, ci riferiamo al centrocampista da sistemare davanti alla difesa - al momento per la contingenza Pioli sembra pensare a Veretout - e all’attaccante esperto, magari Pjaca o magari anche altro. Per le seconde linee si può anche aspettare. Ma poiché stanno crescendo le possibilità che la Fiorentina il 26 luglio debutti in Europa, sarebbe opportuno dare a Pioli una formazione già compatta, pronta a giocarsi le proprie chance con serenità. E’ vero che gli avversari saranno di bassa caratura, ma i rischi vanno evitati a prescindere. Tornare in Europa sarebbe bellissimo, ancorché meritato per la Fiorentina, ma uscire subito sarebbe imperdonabile. 

Corvino non ha un compito facile: attendere per un acquisto significa anche risparmiare, ma contestualmente non può perdere troppo tempo per le ragioni appena elencate. Insomma è dura per lui e poi la Fiorentina non ha un budget così ricco anche se le cessioni possono dare un po’ di respiro. 

Il ritiro è iniziato e tra un prova tattica e l’altra si respira l’atmosfera dell’attesa. Come quel tifoso che ti ferma fuori dal campo e ti domanda: “Oggi arriva qualcuno?”. No, ma domani è un altro giorno… 

Questa, però, l’hanno già  detta…