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MONTELLA, LA FIORENTINA, PAULO SOUSA ED IL BASILEA: TUTTE LE COSE CHE NON CONVINCONO

di Marco Conterio

Ci sono tante cose in questa spiacevole vicenda che non convincono. Una è la scelta (ufficiale entro sabato, l'ultima di tutta la A) di Paulo Sousa. C'è il timore che, per come maturato ed arrivata, non fosse quella giusta. Proposto, piuttosto che adocchiato, e già questo basta da solo per capirne ragioni e via discorrendo. C'è il timore che le parole di Massimo Ferrero, numero uno della Sampdoria, "mi ha incontrato ed ha voluto fare il professore ma mi è sembrato uno che 'sotto il vestito niente'", suonino come un campanello d'allarme. Incuriositi, abbiamo verificato. Amici e contatti svizzeri ci parlano di un Sousa ben più che duro, sin troppo autoritario e, pur capace tatticamente, non tanto nella gestione del gruppo. Dicerie, magari. Meglio toccar con mano, meglio verificare prima di sparger la voce ed è giusto ora prenderle come tali.

La cosa che meno convince, in quella che sinora non è ancora la scelta ufficiale della Fiorentina ma quella ufficiosa (domanda: perché non c'erano i Della Valle ieri in un cda vitale?), è un'altra. Vincenzo Montella è stato definito ambiguo, e pure poco corretto, perché ha contestato il contratto firmato, perché poi ha cambiato idea, è la versione viola, sulla clausola rescissoria.

In Svizzera, garantiamo, al contempo il Basilea è adirato con la Fiorentina e con Paulo Sousa per, nell'ordine: aver trattato prima della fine della stagione, pur con intermediari. Aver deciso (il tecnico), di venire via nonostante un altro anno di contratto. Esser venuto meno alla parola senza comunicarlo alla presidenza. Ora: non è che i viola puntano un allenatore che ha fatto quel che in passato hanno fatto Prandelli e Montella, chi in un modo chi nell'altro? Ancora: non è dunque NORMALE, rispondere ad un telefono o decidere di voler discutere insieme di strategie? Ecco. Prima di accusare allenatori e professionisti, forse sarebbe più giusto valutare il proprio d'operato, guardarsi allo specchio.

In ogni caso (della serie finché non vedo non credo, ancora), antenne comunque dritte in attesa dell'ufficialità di Paulo Sousa. Che, se allenatore viola, merita tutto il sostegno possibile. Però, quando si fanno delle scelte, bisogna cercare anche di capire il perché. E se quello è noto, abbiamo cercato di analizzare il 'come'. Che, in fondo, è il motivo per cui la Fiorentina ha rotto con Montella...

Di Marco Conterio
Caporedattore, Tuttomercatoweb.com