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MONTELLA NON CAMBIA STRADA E PERCHE’ MAI DOVREBBE. FIORENTINA IMPREVEDIBILE. UN ALTRO SFORZO PRIMA DELLA SOSTA. FRANCHI ANCORA TUTTO VIOLA

di Mario Tenerani

Ci sono tutti gli elementi giusti a Firenze dopo queste due vittorie viola. I tifosi finalmente masticano cibi dolci dopo l’amaro di un anno fa e le amarezze delle ultime stagioni. La squadra dopo alcune curve in salita sembra aver trovato il rettilineo buono. Sul volto di Montella è tornato il sole, dopo i temporali più o meno recenti. La società viaggia spedita su più fronti, molto “fast”, e forse ancora a Firenze non tutti hanno capito che Rocco va ad una velocità diversa. Urge adeguarsi in fretta. 

Ecco, il clima è ottimo e proprio per questo motivo sarebbe un grave errore guastarlo, magari prendendo con leggerezza l’impegno Udinese. Montella nella notte magica di San Siro, per ben due volte si è rivolto alla stampa fiorentina presente, per chiedere giudizi non troppi zuccherati, affinché non si passasse in un istante dalla depressione pre-Samp all’euforia post-Milan. Vincenzo conosce bene l’ambiente e ha capito tutto. Francamente in settimana dell’Udinese si è parlato quasi nulla, derubricando la sfida di domani ad una sorta di formalità. Non sarà così, la squadra di Tudor giocherà dietro, bella chiusa, pronta a ripartire per far male ai viola. Ci saranno pochi spazi per la coppia Chiesa-Ribery, dovranno trovarseli. Crediamo che la Fiorentina sia una formazione abbastanza matura per capire le insidie che si nascondono in questa sfida. 

Montella ha deciso di proseguire sulla strada del 3-5-2 anzi del 3-4-1-2 perché Castrovilli fa il trequarti, destinato a sporcare le idee del portatore di palla avversario. Un modulo che non prevede il centravanti, ma che si affida ad un regista offensivo come Ribery e ad un uomo dalla cilindrata potente come Chiesa. Nonostante i brillanti risultati ottenuti fino ad ora, in città il dibattito bolle e non sono pochi coloro che non si rassegnano davanti alla scelta di Montella. Per la cronaca anche il sindacato dei centravanti in pensione fa sentire la propria voce, reclamando più attenzione per il ruolo. 

Punto primo: se Montella mettesse a sedere uno come Batistuta, Suarez o Higuain, si potrebbe pensare ad una follia dell’allenatore viola. Ma preso atto che Pedro è lontano dalla forma migliore, che Boateng è un centravanti sforzato e nemmeno nel suo momento migliore, e che infine Vlahovic è ancora acerbo, non ci capisce perché mai Montella dovrebbe toccare un ingranaggio che funziona per dare spazio a pericolosi esperimenti. Non solo: questo sistema consente alla Fiorentina di risultare poco leggibile per chi la affronta. Non ci sono veri punti di riferimento, Ribery stesso col suo movimento costante, offre densità al centrocampo e scappa in avanti senza avere una posizione del campo ben definita. Crediamo che cambiare strada ora sarebbe davvero una pazzia. 

Il Franchi sarà ancora tutto viola, si parla di oltre 35.000 spettatori per una partita giocata nell’ora dell’aperitivo. Firenze si gode questo frangente bellissimo, nessuno è autorizzato a sciuparlo.