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MONTELLA NON PENSA A NETO IN PORTA, SALVIAMO IL SOLDATO VIVIANO. CHAMAKH, ORE DECISIVE

di Enzo Bucchioni

Prima i fatti, poi le opinioni. Chi crede (o spera) che Neto possa prendere il posto di Viviano sbaglia di grosso. Viviano è, resta e sarà il portiere della Fiorentina. Montella non ha mai pensato di dare qualche turno di riposo al suo giocatore e di mettere tra i pali il brasiliano Neto. E' una ipotesi che non esiste, non è mai stata presa in considerazione e non sarebbe logica. L'allenatore ha deciso saggiamente di dare fiducia al suo portiere anche dopo i due errori di Roma e i colloqui per tranquillizzare Viviano sono iniziati da subito nello spogliatoio dell'Olimpico. Ci saremmo meravigliati del contrario, Montella ha giocato troppi anni al calcio per non sapere di certi meccanismi anche psicologici che devono ispirare le scelte e i comportamenti all'interno di un gruppo.

Detto questo, qualcuno voleva far diventare un caso Viviano e ci è riuscito: un caso è diventato. Della serie facciamoci del male. C'è gente che sembra specializzata nell'andare contro mano in curva quando le cose stanno finalmente andando per il verso giusto. Che Viviano non abbia iniziato il campionato alla grande non serviva uno scienziato del calcio per capirlo fin dalle prime apparizioni. Napoli in poi. Ma fatte le osservazioni, dati i voti in pagella, il lavoro dei critici finisce lì. E quello dei tifosi dovrebbe essere invece di supporto ai loro beniamini, soprattutto quando non li vedono al massimo della condizione. Tanto più che in panchina non c'è Yascin.

Invece di iniziare il massacro sul web e di andare a fare le pulci su tutte le parate, mi sarei aspettato un atteggiamento diverso. Viviano andava protetto, incoraggiato, aiutato a uscire da questa sua piccola crisi, per dargli modo di tornare quel portiere che è stato e che è. Il calore della gente, dei suoi tifosi, aiuta soprattutto in un ruolo così delicato. L'atteggiamento negativo è tanto più incomprensibile se pensiamo a come Viviano è stato accolto, al suo passato e presente da ragazzo della Fiesole. E tante altre sue storie viola. Forse alla fine Viviano paga proprio questo, c'è da sempre un profeta in patria che non funziona.

Probabilmente i tifosi si aspettavano che Viviano proprio perchè fan della Fiorentina, parasse anche l'imparabile. E ancora più probabilmente, lui stesso vorrebbe fare i miracoli tutte le domeniche perchè ha due ruoli, il portiere e il tifoso. Un peso che lo ha condizionato duramente.

Ora speriamo solo che Roma resti il punto più basso della sua stagione e ci auguriamo che la tifoseria abbia capito e prepari qualcosa pro-Viviano domenica allo stadio contro il Siena. Preso atto che non è al massimo della forma non resta che aiutarlo e aspettarlo come fanno tutte le tifoserie con i loro giocatori in difficoltà. Ci viene in mente l'esempio di Abbiati, uno degli ultimi ad aver commesso papere vistose nel nostro campionato. Discutere oggi, sette mesi prima, se Viviano a giugno dovrà essere o meno riscattato ci sembra poi un ulteriore accanimento. Decidere ora (o pretenderlo) non avrebbe senso, la Fiorentina tirerà le somme al momento opportuno con la ferma convinzione che Viviano è un portiere importante e tornerà presto ai suoi livelli.

Il problema, caso mai, è anche provare a interpretare certe partite in modo tatticamente più accorto. La strada tracciata del calcio spettacolo, del bel gioco e della qualità degli interpreti è affascinante, ma anche con questo modulo e con questi giocatori, la fase difensiva può e deve essere organizzata meglio come ha dimostrato la stessa Fiorentina quando è stata per diverse domeniche la seconda difesa meno battuta del campionato. Qualcosa va registrato nei raddoppi, nel pressing e nella gestione della partita e Montella lo sa. Spettacolo e bel gioco restano le parole d'ordine, ma l'equilibrio non deve mai mancare. Soprattutto con squadre che giocano come la Roma e si sapeva.

Intanto le relazioni degli ossservatori sono arrivate a Pradè e Macia che stanno tirando le somme per il mercato di gennaio. Come avevamo anticipato un mese fa, la pista Chamakh è sempre più calda. L'attaccante franco-marocchino ha fisico, ma anche rapidità di gambe e di riflessi, caratteristiche che piacciono a Montella. L'estate scorsa era quasi fatta, poi la suggestione Berbatov fece cambiare idea. Purtroppo. Nell'Arsenal gioca poco e venire alla Fiorentina è un suo obiettivo. Il passaporto comunitario agevola l'operazione, a Montella l'ultima parola.

Enzo Bucchioni

Direttore QS Quotidiano Sportivo

(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)