MONTELLA, POSSIBILE SORPRESA IN ATTACCO. DIEGO DELLA VALLE, UNO DEI 40MILA
Sale l'adrenalina, roba da partite vere. C'è tutto in questo Fiorentina-Milan, non manca niente, l'unica cosa sbagliata è l'orario. Alle 12,30 non è calcio, non riusciremo mai a convincerci. Vanno bene i diritti tv, ancora meglio quelli dei nuovi mercati asiatici - il pallone a pranzo è fatto proprio per favorire questo fuso orario - ma una classica del campionato degustata come un aperitivo non ci piace.
Detto ciò, solo il pensiero di rivedere 40mila anime viola - neppure con la Juventus in questa stagione si era arrivati ad un numero così -, fa venire i brividi. Ci porta a riavvolgere il nastro della memoria, quando tanti tifosi erano la cornice abituale delle sfide viola, anche quelle di fascia normale. Stavolta di spazi vuoti ce ne saranno pochissimi, se non quelli ormai deputati a far da cuscinetto per l'ordine pubblico.
Uno dei 40mila viola sarà Diego Della Valle, seduto accanto al presidente, il fratello Andrea. La sua visita, come abbiamo già spiegato in settimane, rivestirà molteplici significati. Non è un caso che si verifichi col Milan, società con la quale non sempre i rapporti sono stati fluidi. E soprattutto dopo che Galliani la settimana scorsa ha acceso una polemica sulle regolarità del campionato, riferito - guarda caso - alle porte chiuse con i viola dello stadio Is Arenas. Sul piatto, in questa partita, ci sono tre punti che valgono per la conquista di trenta milioni, tanto peserà il bottino del primo girone Champions, tra diritti e indotto. Fiorentina e Milan stanno facendo a sportellate, torna quindi che sul luogo del duello ci siano Diego e Andrea Della Valle. Ma probabilmente Mister Tod's sfrutterà questa occasione anche per parlare di un po' di cose. E chissà, per rinverdire le vecchie sane abitudini, non si conceda un caffè con i suoi tifosi, al Bar Marisa, magari pensando al caro Mario Ciuffi, che purtroppo ci ha lasciati.
I Della Valle si aspettano una vittoria, sempre per le stesse molteplici ragioni, e Montella lo sa: il tecnico non ha scoperto le carte in settimana, provando tutti a rotazione. Stamani nella rifinitura scioglierà le ultime riserve: il modulo è scelto, il 4-3-3 e in difesa dovrebbe giocare Roncaglia a destra, con Tomovic centrale al fianco di Savic, Pasqual naturalmente a sinistra. Centrocampo di cachemere con Borja, Pizzarro, Aquilani, in avanti Cuadrado e Ljajic sicuri, meno Toni e El Hamdaoui: il ballottaggio è tutto loro, con il marocchino vicino alla maglia come mai c'era stato prima. Ma attenzione alle sorprese... Ieri circolava un'aria strana in casa viola, forse Montella ha nel mazzo un jolly da giocare all'improvviso...
Mario Tenerani
Il giornale