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MONTELLA SI AFFIDA AI "SENATORI" PER RITROVARE LA SUA FIORENTINA A KIEV

di Tommaso Loreto

Ripartire, ricominciare, ritrovarsi. La Fiorentina è volata a Kiev per l’andata dei quarti di finale di Europa League, e oggi contro la Dinamo non sono permessi passi falsi. Quello capitato a Napoli (chiaramente figlio della delusione post Juve) deve rimanere un episodio isolato, soprattutto oggi che la squadra si ritrova a rincorrere l’obiettivo più importante, nonchè l’unico rimasto a disposizione.

Nove giorni dopo lo 0-3 rimediato dai bianconeri spetta soprattutto ai leader del gruppo riprendere il cammino di qualche settimana fa. Gli stessi “senatori” che Montella ha sensibilizzato nel day after di Napoli. Nessuna reprimenda (perchè, davvero, a questo gruppo può essere rimproverato poco, sotto tanti profili) ma certo la conferma che è ora che serve carattere e personalità.

Tocca ai vari Gonzalo, Borja, Pizarro (per citare la “Vecchia guardia”) prendere per mano la squadra oggi allo stadio Olimpico di Kiev, e toccherà in particolare a Mario Gomez migliorare lo score del reparto offensivo. Un obiettivo da centrare anche grazie all’aiuto di Salah, certo, ma anche da non fallire visto che dopo oltre un anno e mezzo le prove d’appello sono agli sgoccioli. E tocca, di nuovo, anche alla Fiorentina fare i conti con quanto non è funzionato. 

La preparazione al match con i bianconeri in Coppa Italia o le “non notizie” sulle condizioni precarie di Diamanti e Badelj a Napoli non hanno fatto altro che peggiorare il quadro dell’ultima settimana, e l’augurio è che prima o poi in casa viola si capisca di più, e meglio, il valore di una giusta comunicazione. Un auspicio da tenere in serbo per il futuro, visto che oggi torna comunque il campo a farla da padrone. E mai come stasera a Kiev, la Fiorentina è chiamata a non fallire.