NASCE IL PARTITO DI RENZI E DELLA VALLE
La settimana è stata ricca di spunti. Innanzitutto il pareggio di Napoli, uno 0-0 accolto come una vittoria che, per una volta, ha messo tutti d'accordo sulla bontà dell'atteggiamento viola. Semmai c'è da interrogarsi sull'opportunità di gioire eccessivamente per un risultato che, tutto sommato, dovrebbe essere preso per quello che è, un normale 0-0. Ma della gara si è potuto parlare solo poche ore perché il presidente Cognigni, il cui progetto principale è quello di non far sapere a nessuno di essere presidente (ce lo spiegò lui al momento della nomina) ha rilanciato i propri strali nei confronti di Riccardo Montolivo, il suo chiodo fisso delle ultime settimane. Addirittura il presidente è arrivato a riferire a qualche collega momenti e frasi private di un colloquio che era e doveva restare privato (quando si dice, lo stile Fiorentina). Ovviamente i tifosi viola, o almeno la parte di loro che non vogliono sentirsi dare lezioni se non dai dirigenti della Fiorentina da cui sono pronti a sentirsi dire tutto, aspettano con ansia la gara con la Lazio per rifischiare il giocatore, facendo il male della squadra e, come emerge in queste ore, rischiando di generare ulteriore tensione intorno alla vicenda. E quando c'è tensione c'è chi esagera, come testimonia la denuncia della Digos e il fatto che Montolivo sia, in pratica, costretto a cambiare abitudini di vita per poter continuare a vivere a Firenze. Per molto meno quest'estate i Della Valle non andarono a San Piero e chiesero che Firenze desse loro delle risposte chiare. Se queste sono le risposte non c'è di che rallegrarsi. Ma, come si sa, la legge e le regole non sono affatto uguali per tutti. L'altro evento di settimana è la presentazione, da parte del sindaco Renzi, del piano per la cittadella di quasi quaranta ettari da edificare nella zona di Novoli, più esattamente sui terreni comunali dove sorge attualmente la Mercafir. Al sindaco c'è da dare atto che il suo modello di stadio è senz'altro più realistico rispetto alla "nuvola" che Diego Della Valle presentò ormai tre anni fa al Four Season. Adesso proprio i Della Valle dovranno far sapere all'entourage di Renzi se la cosa interessa, poi sarà essenzialmente un discorso loro. Un progetto che riguarda il calcio, l'economia ma, anche, la politica. Negli ultimi mesi l'asse Renzi-Della Valle si sta facendo più solido e la riuscita di un progetto di tale rilevanza per la città di Firenze accrediterebbe il sindaco a livello nazionale come l'uomo del fare all'interno del Pd e del centro-sinistra. Il passo successivo sarebbe, in quest'ottica, l'avvicinamento al cosiddetto Terzo Polo in particolare a Casini e all'amico di Ddv Montezemolo (e magari nel frattempo sarà entrato in politica anche Marchionne). Ma vedremo in seguito se Firenze diventerà laboratorio politico, di certo, partisse il progetto Mercafir diverrebbe laboratorio urbanistico. Ecco, ad esempio, alcune domande che mi vengono di getto sul tema: come garantire alla zona di Novoli, dove già sorge il nuovo Tribunale, è in costruzione la sala Multiplex, una nuova grande palestra e si sta progettando di allargare l'aeroporto, una tenuta dal punto di vista della ricettività stradale? Dietro la zona Mercafir c'è la nuova centrale del latte che va bene e sembra aver trovato una sua precisa identità. Resterà lì? Lo stadio in viale Guidoni non rischia di ricreare gli stessi problemi che sono sorti a Campo di Marte? Cosa fare del Franchi e di tutta l'area di Campo di Marte? Perché si opterebbe per un'area cittadina, scartando zone appena fuori dal comune ma più grandi e, in alcuni casi, più accessibili? Domande lecite per capire meglio, ma certamente qualcuno che le leggerà come un'invettiva contro il neo progetto ci sarà senz'altro. Me ne farò una ragione. Intanto in attesa che i Della Valle rispondano al sindaco guardiamo con fiducia il plastico di Renzi e iniziamo a sognare la nuova cittadella viola che stavolta, sono pronto a scommetterci, si farà.
Leonardo Petri