NEL NOME DI DAVIDE
Ancor prima di essere una struggente lettera d'addio, quella sussurrata da un Badelj commosso è una bellissima lettera d'intenti. Impossibile non ripartire dalle parole che, insieme a quelle di Saponara, meglio spiegano quel che sta vivendo la Fiorentina. Nella basilica di Santa Croce il croato ha dato voce a sensazioni profonde, intime, tutte tirate in ballo dalla tragedia che ha portato via Davide Astori.
Il suo intervento resta il culmine di una giornata che nessuno dimenticherà. Giornate passate con il groppo in gola condensate in quelle due ore circa spese sotto lo sguardo severo del Sommo Poeta. Mentre in chiesa si celebravano le esequie del capitano di fronte a un mondo del calcio mai così unito, e mentre in piazza la gente riversava il proprio dolore e il proprio sostegno nei confronti della famiglia di Astori.
Sono tante le istantanee che restano dopo una giornata così, e si sovrappongono a quelle già osservate in silenzio nei giorni scorsi. L'arrivo della Juventus a distanza di poche ore dalla vittoria di Wembley ne è l'emblema in ambito sportivo, visto uno scambio di saluti tra giocatori e tifosi viola che va oltre qualsiasi parola, qualsiasi rivalità, a sancire davvero un amore unico che non conosce distinzioni.
I tanti, tantissimi, intervenuti completano un quadro che non renderà la strada dei familiari di Davide meno ardua, ma che lascia un'impronta indelebile. Che come una luce, e citare Badelj è di nuovo inevitabile, deve illuminare il cammino della Fiorentina nei prossimi - complicatissimi - mesi e l'intero mondo del calcio. Disperdere un patrimonio come quello apparso ieri davanti a Santa Croce sarebbe qualcosa di intollerabile.
Esattamente come intollerabile sarebbe non rendersi conto di quanto sostegno meriti da oggi in poi l'intera famiglia viola. Che ha fatto di tutto e ancora di più per rendere il saluto di Firenze ad Astori qualcosa di unico come si è poi rivelato. C'è molto dei Della Valle in questa settimana assurda dove resta impossibile accettare quel che è successo, ma c'è anche molto della città se il ritorno alla vita normale sarà sui binari dell'amore incondizionato per il ricordo del Capitano.
Ed è anche e soprattutto in questo ambito, ne siamo certi, che per domenica è in arrivo un'altra enorme testimonianza di quanto Firenze sia al fianco della Fiorentina e della famiglia di Davide, con un'unica preziosissima missione: far sapere a tutti che Uomo era Davide.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it