NETO: ECCO PERCHÉ IL BRASILIANO È RIMASTO. PER JULIO CESAR SOLO UN ARRIVEDERCI? MARESCA PISTA CALDA PER GENNAIO
40,55 milioni di euro spesi, 45,2 milioni di entrate per un saldo in attivo di 4,65 milioni di euro. Sono queste le cifre definitive del mercato della Fiorentina, un operato coi fiocchi grazie al quale la rosa a disposizione di Montella è state notevolmente rafforzata e che ha permesso alla famiglia Della Valle di chiudere col segno "più" questa lunga estate di trattative. Nove arrivi e quindici partenze per la coppia di mercato Pradè e Macìa, che con un Giuseppe Rossi già in casa è riuscita a regalare a Firenze un attacco da sogno con l'inserimento di Mario Gomez e della stellina Rebic (a proposito, occhio alla partita che venerdì il giovane croato disputerà a Belgrado contro la Serbia nel testa a testa contro Tomovic). L'amaro in bocca però, inutile nasconderlo, è rimasto a qualche tifoso viola, che nelle ultime (impalpabilissime) ore di mercato all'ATA Executive si aspettava di ricevere in dote un vice-Pek (invocato peraltro a più riprese da Montella) ed un portiere di spessore internazionale, con Julio Cesar che in realtà la Fiorentina ha continuato a seguire fino a pochi istanti dal gong finale. La stessa Firenzeviola.it, attraverso queste pagine, si era permessa a più riprese di caldeggiare la dirigenza viola all'acquisto di un estremo difensore che completasse una rosa che pare davvero una macchina perfetta, una richiesta che però è stata respinta al mittente: Neto è resterà il portiere della Fiorentina. Nessun tentennamento, nessun ripensamento. Determinante, in tal senso, è stata non soltanto l'ottima impressione che il portierino brasiliano ha fatto a Montella e al suo staff sia in ritiro a Moena che in queste settimane a Firenze, ma anche e soprattutto la fiducia incondizionata che il gruppo viola nutre nei confronti del suo numero uno. Esplicativa, in tal senso, è stata la scena sfuggita alle telecamere di Marassi domenica sera, quando prima del fischio d'inizio della gara col Genoa tutta la squarda, nessuno escluso, è andata ad incoraggiare con abbracci Neto, sulla cui coscenza pesa ancora come un macigno il grossolano errore nel preliminare di Europa League. La Fiorentina, dunque, da due sere ha ufficialmente il suo numero uno. Un portiere a cui forse in futuro andrà perdonato qualcosa in più di altri ma che da adesso in poi dovrà essere sostenuto senza condizionamenti di sorta come se fosse un campione del mondo (i prossimi Mondiali, del resto, sono in Brasile: hai visto mai...). A gennaio, poi, si tireranno le eventuali somme: se Neto - come tutti ci auguriamo - avrà convinto sul campo, si andrà avanti ancora per tanti anni con Norberto; ma nella disgraziata ipotesi che, come l'anno scorso, la Fiorentina si dovesse trovare alle prese con l'ennesimo caso tra i pali, le contromosse sono già pronte. Quello a Julio Cesar di 48 ore fa potrebbe essere stato solo un arrivederci. Chiusura last-minute con Enzo Maresca: l'ex Juventus è stato davvero ad un passo dal tornare a vestire la maglia viola nelle ultime ore di mercato. Il suo agente, Federico Pastorello, è stato in perenne contatto con Pradè e Macìa sia domenica (il manager del giocatore era a Marassi per Genoa-Fiorentina) sia lunedì, dove più di una volta si è incontrato all'Hotel Westin Palace con il duo di mercato viola. L'affare è sfumato per pochi dettagli ma non è escluso che la pista possa riaccendersi tra pochi mesi, quando inizierà il mercato di riparazione.
Andrea Giannattasio