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NO AI DISFATTISMI, MA SERVE UNA REAZIONE. PRIMA IN CAMPO, POI (SOPRATTUTTO) SUL MERCATO. PALLADINO DEVE TROVARE LA QUADRA A TORINO, LA GARA CON LA JUVE È TROPPO IMPORTANTE. POI ARRIVERÀ GENNAIO E GLI ACQUISTI SERVONO SUBITO

di Lorenzo Di Benedetto

Partiamo dagli auguri di Buone Feste, a tutti i lettori di FirenzeViola.it, a tutti gli ascoltatori di Radio FirenzeViola, a tutti i tifosi della Fiorentina. Oggi è Natale e a Natale siamo tutti più buoni, ma purtroppo la gara di lunedì scorso contro l'Udinese non è stata quella che speravamo di vedere, dopo il ko di otto giorni prima a Bologna, e qualche rimprovero va fatto. Ai giocatori e a Raffaele Palladino, ma niente disfattismi, non servono e non sono giusti. Nell'immediato post gara della sfida del Franchi il pensiero dilagante era uno e uno solo: la magia è finita e i sogni sono destinati a tramontare. No, non deve essere questo il mood, perché se da una parte è vero che le due sconfitte consecutive fanno male, dall'altra è giusto continuare a sperare che si possa trattare soltanto di un doppio incidente di percorso, triplo se si pensa anche all'eliminazione dalla Coppa Italia. Un periodo no, che è coinciso con il post Fiorentina-Inter, con quel minuto numero 17 che ha scosso per forza di cose tutto l'ambiente. Un calo ci sta, è fisiologico, ma adesso è necessario ripartire, subito.

La reazione allo Stadium.
L'occasione arriverà domenica, nella partita che Firenze aspetta da sempre come poche altre, quella contro la Juventus. Di fronte alla Fiorentina ci saranno Vlahovic e Nico Gonzalez, due giocatori che la città ha amato ma che adesso sono nemici. Oltre a loro però ci sarà la Juve, l'avversario con la A maiuscola, e allora servirà vedere una reazione in campo da parte dei giocatori e anche dell'allenatore, chiamato a inventarsi qualcosa di diverso. Il 4-2-3-1 non funziona più come prima, l'assenza di Edoardo Bove si fa sentire tantissimo e allora starà al tecnico viola cercare la nuova quadra. Il tempo è poco, ma qualcosa deve cambiare, anche se in una sfida molto complicata. Aggiungere un centrocampista in più sembra poter essere l'idea più sensata, ma non siamo allenatori e non possiamo pretendere di pensare meglio di Palladino.

Poi il mercato.
Quella contro la Juventus sarà l'ultima partita del 2024, un anno che ha visto tantissimi cambiamenti nella Fiorentina, nel bene e nel male, con una perdita pesantissima e tristissima, ma oltre che essere la gara che saluterà l'anno in corso sarà anche l'ultima prima dell'inizio del calciomercato. Probabilmente è troppo tardi per farlo, ma ci proviamo lo stesso. Proviamo a mandare una letterina a Babbo Natale e a chiedere un paio di cose: che il mercato di gennaio 2025 possa non essere sulla falsariga delle finestre invernali degli ultimi anni, e che gli acquisti possano arrivare subito, entro pochissimi giorni. Riavvolgendo il nastro di dodici mesi il bilancio del calciomercato di gennaio 2024 portò in dote alla Fiorentina Davide Faraoni e Andrea Belotti. Ecco, con tutto il rispetto, serve qualcosa di molto meglio, serve di più, per non buttare al vento lo splendido inizio di stagione di quest'anno. Servono due volti nuovi di qualità, un centrocampista e un esterno d'attacco. Non due a caso però, due calciatori importanti. Da quello che succederà entro un paio di settimane si capiranno tante cose rispetto all'ambizione sbandierata, giustamente, nel giugno scorso. Intanto però godiamoci il Natale, pensando sempre alla Fiorentina, ma condividendo la gioia delle feste, con all'orizzonte la sfida alla Juve. Quella dove servirà il primo regalo della squadra a tutti i cuori viola.


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