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NO PANIC: LE ATTENUANTI AL CALO DELLE ULTIME TRE SFIDE E IL MERCATO INVERNALE IN ARRIVO

di Tommaso Loreto

Non si spaventi la neonata Fiorentina di fronte ai tumulti umorali della piazza negli ultimi tempi. Firenze da sempre è città che vive di pancia, figuriamoci durante i primi passi di una stagione di ripartenza come quella attuale. Dopo i cinque schiaffi di Cagliari era prevedibile una pioggia di sfiducia sul tecnico (e oltre il 70% dei lettori di Firenzeviola.it hanno di recente votato per un cambio - LEGGI QUI) ma non sono esenti da colpe nemmeno squadra e scelte estive, ora si tratta di ripartire esattamente come dopo il k.o. di Genova. Le attenuanti alle ultime deludenti prestazioni (Lazio, Parma, Cagliari) ci sono tutte, a cominciare dall’assenza di Ribery per arrivare agli acciacchi di Caceres e Lirola, poi è chiaro che l’assenza ingiustificata in Sardegna durata quasi 70 minuti ha riaperto vecchie ferite. 

In particolare l’atteggiamento del tecnico è finito al centro delle critiche, quasi che una certa arrendevolezza nel linguaggio del corpo durante le sfide si fosse trasmessa alla squadra incapace di reagire al predominio del Cagliari. E’ ovvio che un passaggio a vuoto come quello di domenica è la spia d’allarme di un problema da risolvere (e da gestire nell'immediato futuro alla luce delle prossime assenze di Pulgar e Castrovilli) ma prima di tutto andrà ricordato quanto sia soltanto all’inizio il lungo percorso che attende la Fiorentina. 

Partita lungo la strada del 4-3-3 che avrebbe dovuto guidare il mercato, si è poi virato sul 3-5-2 visto che l’iniziale coesistenza tra Chiesa e Ribery ha funzionato, poi le tre giornate di squalifica del francese hanno obbligato il tecnico a guardare altrove. E’ in questa ricerca di una nuova quadratura che Montella dovrà saper rispondere alle critiche, sfruttando un Vlahovic fresco di prima doppietta in Serie A e inseguendo la migliore ripresa di campionato possibile già dalla gara del Bentegodi contro il Verona. Squadra da non sottovalutare quella di Juric, eppure al tempo stesso trasferta da affrontare con approccio opposto a quanto avvenuto nell’ultima gita esterna a Cagliari

Anche perché se per ora il tecnico non sembra essere in bilico è logico che il ritorno in città di Commisso serva anche a ricordare come in questo primo anno di gestione americana tutti siano sotto esame: società, giocatori e allenatore. Nei prossimi giorni al presidente viola verranno sottoposte anche le prime idee di mercato, le stesse che oggi rendono Florenzi un obiettivo concreto da inseguire a gennaio magari con la formula del prestito con riscatto obbligatorio e grazie ai buoni uffici con il procuratore del giallorosso. D’altronde a spiegare la classifica della Fiorentina - che resta positiva - ci sono anche quelle lacune che proprio nel mercato invernale Pradè e Barone contano di colmare, consapevoli che i reparti da ritoccare saranno probabilmente difesa e centrocampo. Perché la spia che si accesa a Cagliari non va ignorata, ma non è nemmeno il caso di farsi prendere dal panico. Concedere un po’ di tempo a tutto il gruppo viola è il minimo, e sotto questo profilo negli ultimi anni i tifosi viola hanno dimostrato di averne parecchia.