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NON MANCANO SOLO I GOL DEI NUMERI 9. BELLA CLASSIFICA , BRUTTI SECONDI TEMPI. PERSI 4 PUNTI: PEGGIOR RENDIMENTO IN A. BISOGNA CAPIRE I MOTIVI DI QUESTO CALO. LA FIORENTINA INVECE VOLA NEI PRIMI 45 MINUTI: SONO 9 I GOL FABBRICATI AD INIZIO GARA

di Mario Tenerani

Firenze è la palestra ideale per il contraddittorio, la polemica è un fatto endemico, le critiche volano come coriandoli, vietato meravigliarsi. Ci sta tutto. Anche non essere contenti della classifica - basta farsi un giro sull’etere o una navigazione in rete -, ma francamente dopo 6 partite 11 punti non sono pochi, considerando poi che 2 impegni sono stati con Inter e Atalanta.

Viola quinti con i medesimi punti di Napoli e Lecce (ecco l’intruso, ma con grande merito), a 4 lunghezze dalle milanesi in testa. Rispetto ad un anno fa sono 5 punti in più in classifica. Insomma, abbiamo visto di peggio nel passato recente. Quindi ci siamo, almeno per chi scrive. Il pareggio di Frosinone, però, ha innescato le solite discussioni sulle occasioni fallite, su una squadra che quando deve allungare rallenta, sulle arcinote criticità dei centravanti, ma non della cooperativa del gol visto che la Fiorentina viaggia alla media di 2 reti a partita. C’è di peggio in giro. Sicuramente per Italiano c’è ancora lavoro da fare perché questa Fiorentina può, ma soprattutto deve migliorare, pur partendo da una buona base. 

Capitolo numero uno, appunto, Nzola e Beltran. Si devono sbloccare perché se la matematica non è un’opinione con l’addizione dei loro gol, i viola possono davvero innestare la marcia giusta. Si tratta di calciatori diversi, ne abbiamo già parlato: con Nzola è più facile giocare con palloni a lunga gittata, con Beltran più semplice dialogare cercando il “dai-e-vai”. Sono un problema? Non esageriamo, è ancora presto per processi sommari, ma i due devono darsi tanto da fare e non rifugiarsi dietro l’alibi degli scarsi rifornimenti. Un esempio? La palla al 4’ sradicata da Nzola dai piedi di Romagnoli sulla linea di fondo, poi non trasformate in rete dall’attaccante angolano, rappresenta un’idea, un’azione che una punta può tentare senza chiedere aiuto a nessuno. Quindi sotto con l’impegno, sia per Italiano e il suo staff, sia per Nzola e Beltran. 

Capitolo secondo: brutti secondi tempi. I numeri che abbiamo preso in considerazione riguardano solo la serie A, quindi i 6 turni fin qui disputati. Complessivamente i viola hanno beccato 10 reti di cui 8 nella ripresa. Ma non è finita qui: ben 5 su 8 sono arrivati nel quarto d’ora dopo l’intervallo. Dura immaginare che si tratti di un deficit di condizione fisica, più semplice intuire che il ritorno dal tè caldo sia quantomeno svagato per i viola. Difficoltà nel riallacciare il filo della concentrazione, trovare la presa dove rinfilare la spina per la squadra è un’impresa. A questo dato fa da contraltare quello dei gol segnati nei primi tempi: sono 9 su 12, oltre il 70 per cento. La fotografia è nitida: c’è una differenza netta di rendimento tra primo e secondo tempo. Tanto che dopo il 45’ la Fiorentina ha buttato al vento addirittura 4 punti, nessuna squadra in serie A ha fatto peggio dei viola in questa singolare graduatoria. 

Anche a Frosinone si è avuta la percezione che la Fiorentina nella ripresa avesse rallentato la manovra, manifestando l’intenzione di gestire la partita, cioè il vantaggio arrivato al 19’ del primo tempo con Gonzalez. 

I viola per adesso hanno un pessimo rapporto con la gestione, mentre diventano una bestia terribile da affrontare quando viaggiano a 300 all’ora. Una dicotomia sulla quale bisognerebbe riflettere. Così come sul calo generale che emerge nella seconda porzione di gara. Non sono pochi i 4 punti gettati via in appena 6 giornate. Sono più di un campanello d’allarme. 

Per il resto è consigliabile mantenere freddezza nei giudizi perché il cammino è appena iniziato e ci sono altre formazioni che non sembrano in grande forma, pensiamo alle due romane, soprattutto ai giallorossi. In attesa di gennaio e di un pronunciamento della società rispetto al mercato: difesa da rinforzare con un paio di pedine e se ci fosse la possibilità mettere dentro un centrocampista muscolare per non costringere Duncan agli straordinari. Senza dimenticare che il ghanese è tanto di più: geometrie, assist e tiro in porta. Ci sarebbe anche da cercare un esterno con propensione al gol. Ma il tema ci porterebbe lontano…fino a Sassuolo…