NON PIU' UN ATTACCANTE ESTERNO, MA CACCIA AD UN VERO UOMO GOL
Le ultime amichevoli hanno convinto Montella a cambiare l'identikit tecnico dell'attaccante, l'ultimo acquisto di una straordinaria campagna acquisti. E la società è pronta a fare un altro sacrificio importante per dare alla Fiorentina un vero uomo-gol. Tenetevi forte, ma arriverà un giocatore che abitualmente va in doppia cifra. Almeno queste sono le intenzioni.
Il cambio di obiettivo ha costretto Pradè a rallentare tutte le trattative che aveva in corso ed aprirne delle altre. L'operazione non si farà più entro Ferragosto come era nei programmi, ma il Dt ha bisogno di qualche giorno in più per piombare su qualche 'esubero' importante di grandi società o per convincere giocatori che sono in stand-by.
Tutto è partito da Montella che vedendo all'opera il grande centrocampo costruito dalla Fiorentina (qualità e quantità da vendere) ha dedotto che forse si può andare a rete più facilmente con due punte (una vera centrale) e non tre e, comunque, i tanti prevedibili assist dei centrocampisti hanno forse più bisogno di un uomo-gol, di uno che vede la porta, invece di un altro attaccante tecnico tipo Babel che parte dall'esterno. Tanto più che Lijacic piace molto a Montella, si sta comportando bene e probabilmente resterà. E Seferovic che punta centrale è, non sembra ancora maturo.
Allora chi arriverà? In Italia non piace Borriello, questo toglietelo pure da qualsiasi fanta-formazione. I riflettori sono puntati su altri attaccanti-goleador più mobili, più agili, tipo Pazzini o Quagliarella, ma anche Matri. Qui si tratta di capire la volontà del giocatore (deve venire motivato come tutti gli altri acquisti) e l'ingaggio che dovrà essere da Fiorentina e non da Inter nel caso di Pazzini. Insomma situazioni monitorate, ma non pronte subito. Devono maturare.
Forse è più facile portare un attaccante dall'estero e qui sui nomi cala il silenzio per non far saltare trattative ben avviate sott'acqua, con il metodo-sommergibile, che ha consentito a Pradè e Macia di portare a Firenze Borja Valero e gli altri del folto gruppo dei nuovi viola.
I giocatori nel mirino sono, come detto, goleador. Gente capace di infiammare la fantasia dei tifosi. Non campioni, ma giocatori di assoluta affidabilità, sulla falsariga di quelli già arrivati a Firenze. L'idea di costruire una Fiorentina ancora più forte, completa, con una soluzione tecnico-tattica in più è piaciuta molta al presidente onorario Andrea Della Valle che nonostante la cifra importante già spesa, ha dato il via libera a Pradè e Macia su consiglio del presidente Mario Cognigni. Insomma, si vuole una Fiorentina forte, assolutamente competitiva per l'Europa League.
L'attaccante con caratteristiche più da punta centrale che da esterno consentirà a Montella di lavorare anche su più moduli. I giocatori per il 4-3-3 ci sono già con Jovetic punta centrale e due attaccanti esterni tra El Hamdaoui, Ljajic appunto, ma volendo anche Cuadrado e Mati. Con un attaccante centrale si potrà passare facilmente al 3-5-2 o anche al 4-4-2 con Jovetic seconda punta. Ma quando i movimenti saranno assimilati e in certe partite, Jovetic potrebbe fare anche il rifinitore per due punte in un 4-3-1-2 o nel 4-3-2-1. Al di là dei numeri, Montella sta cercando di fare quello che si fa nelle grandi squadre: la Fiorentina dovrà essere capace di cambiare modulo da partita a partita e anche a partita in corso a seconda dell'andamento e del risultato. Si lavora bene, si lavora alla grande. Montella sembra un predestinato, questo dicono tutti gli uomini di calcio che lo hanno visto lavorare e lo hanno avvicinato in queste settimane. Avrà bisogno soltanto di un po' di tempo, tanti giocatori nuovi non si assemblano facilmente, ma questo i tifosi lo sanno e hanno entusiasmo da vendere nel vedere crescere una squadra che saprà riportare la gente allo stadio, giocare un buon calcio, far divertire e magari innamorare. Aspettiamo fiduciosi.
Enzo Bucchioni
Direttore QS Quotidiano Sportivo
(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)