NON SPARO SUL DIRETTORE D'ORCHESTRA
L’ottimo Mario Tenerani si alza prima di me e mi ha anticipato con un editoriale che condivido in pieno, a partire dal titolo. Se l’orchestra corre o rallenta non è colpa della partitura del compositore ma del direttore: può sbagliare perché privo di sensibilità musicale, non si fa capire dagli orchestrali o non ha la personalità per imporre quanto Verdi ha scritto. Il risultato, come un pareggio in casa dell’ultima in classifica e giocando in superiorità numerica nell’ultimo quarto d’ora, viene catalogato come deludente anziché sufficiente per un motivo semplicissimo: in quella orchestra ci sono elementi di qualità e da loro, il direttore d’orchestra, deve tirar fuori il meglio, sempre.
Soprattutto quando il nostro è il direttore stabile e può lavorare con loro tutti i giorni, le settimane e i mesi. Se sostituite l’orchestra alla squadra, gli orchestrali ai giocatori e il direttore all’allenatore il giochino è fatto e ha un senso. (A proposito: solidarietà alle maestranze del “Maggio” che rischiano lo stipendio per colpa di un rosso cupo nelle casse aziendali mentre i Della Valle rispettano sempre le scadenze mensili).
Fuori metafora e tornando a Cesena-Fiorentina il mio punto è chiaro e semplice. Il pareggio è comodo perché muove la classifica e la posizione dei viola rimane da sparo, a ridosso delle prime dove ci sono squadre di valore e altre meno. Se le “altre meno” sono davanti alla Fiorentina, o sono state fortunate, o hanno quella personalità fondamentale per vincere partite insidiose ma alla portata.
La squadra di Mihajlovic in Romagna non ha fatto tutto il possibile per vincere, è mancata colpevolmente quando Adrian Mutu le ha offerto la superiorità numerica senza provarci concretamente. Per punizione, a porta chiusa come tutti gli allenamenti quotidiani, nel nuovo e funzionale centro sportivo i giocatori devono riguardarsi il finale di Lazio-Roma. Anche l’audio deve essere l’originale, musica per le orecchie dei tifosi biancocelesti uno stimolo per i giocatori viola.
Non sparo sul pianista solo e soltanto perché in Sinisa ho fiducia ma deve essere trasgressivo e meno aziendalista; avrà qualche dolorino in pancia ma i risultati lo conforteranno.
Franco Ligas
giornalista Mediaset
Solito ma indispensabile Post Scriptum: Con grande piacere ho visto Behrami ospite degli Studi Rai di Firenze. Segnale che i giocatori viola saranno ospiti nelle prossime settimane delle agguerrite e preparate redazioni sportive di Italia 7, RTV 38, TVR, Toscana TV e via discorrendo. Merito del nuovo responsabile della Comunicazione Gianfranco Teotino.