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NUOVO FRANCHI E TRAFFICO, LA MOBILITÀ PER RIDURRE IL CAOS

di Donato Mongatti

Uno dei punti fondamentali per cui, nel corso degli anni a Firenze, si è dibattuto sull'opportunità di realizzare un nuovo stadio lontano dall'Artemio Franchi è stato il traffico generato prima e dopo le partite ed il parcheggio “selvaggio” che interessa un'ampia area attorno a Campo di Marte.

Quali sono le linee di indirizzo del Comune di Firenze per migliorare la mobilità degli spettatori, ora che ha scelto di ristrutturare lo stadio di viale Fanti?

La viabilità, tranne alcune piccole modifiche, vista l'urbanizzazione del quartiere, difficilmente potrà vedere un sensibile miglioramento, anzi, la previsione della linea della Tramvia 3.2.2 Libertà-Campo di Marte-Rovezzano andrà a “mangiare” sede stradale lungo importanti direttrici.

Pertanto – malgrado la previsione di costruire un parcheggio da 3.000 posti in zona stazione (lungo via Campo d'Arrigo) che accoglierà le auto di un quarto degli spettatori della capienza del nuovo Franchi (per i grandi eventi la media passeggeri per autoveicolo è 3,5) – il trasporto pubblico avrà un ruolo determinante a ridurre i disagi che da decenni vivono sia i residenti, sia coloro che si recano allo stadio.

Il trasporto pubblico su gomma (autobus) è pesantemente condizionato dai passaggi obbligati sopra la ferrovia che è superabile, in zona Franchi, solo alle Cure, ponte del Pino e piazza Alberti, mentre a distanza maggiore si trovano i sottopassi del Gignoro e di via Corilla (quest'ultimi non utilizzati dalle linee “forti” del trasporto pubblico locale).

Nell'aprile del 2021 il Consiglio Metropolitano ha approvato il “Piano della Mobilità Sostenibile” il cui elemento portante è la realizzazione dell'ossatura del trasporto pubblico ad alta capacità ed efficienza. La nuova linea della Tramvia 3.2.2 ed il potenziamento dei servizi ferroviari con fermata alla vicina stazione di Campo di Marte, per gli eventi al Franchi, saranno essenziali per consentire un afflusso e un deflusso del pubblico meno caotico.

Il trasporto pubblico sarà un mezzo per raggiungere lo stadio non solo per i fiorentini, ma anche per coloro che risiedono fuori città e sceglieranno di lasciare il mezzo privato ben lontano da Campo di Marte. L'hub intermodale di Rovezzano (un grande parcheggio da realizzare vicino all'omonima stazione ferroviaria e capolinea della Tramvia) per coloro che arrivano a Firenze dalla zona sud (uscita A1), sarà un nodo di interscambio del traffico privato-pubblico fondamentale.

Le previsioni della futura mobilità, non trascurano quella ciclabile (nuove piste per le bici) e quella pedonale (percorsi protetti), così come la realizzazione di idonee strutture atte al superamento delle barriere architettoniche, soprattutto in prossimità delle direttrici che superano la linea ferroviaria.

Nei documenti di Arup (lo studio di progettazione che si è aggiudicato il concorso per ristrutturare il Franchi e riqualificare Campo di Marte), la mobilità del pubblico di fede viola per le partite della Fiorentina è la seguente: 45% in auto; 40% trasporto pubblico locale; 8% ciclomotore-moto; 3% bici; 2% taxi; 2% a piedi.

Previsioni, ma nei fatti? Quante infrastrutture saranno effettivamente pronte quando l'impianto sportivo di Nervi mostrerà il nuovo volto? Se è vero che con grande probabilità la mobilità non sarà completamente riorganizzata ci consoleremo col fatto che, dato che lo stadio c'è già, difficilmente si andrà a peggiorare la situazione attuale.

Infine un consiglio: consentire ai possessori di biglietti ed abbonamenti di viaggiare gratuitamente sui mezzi trasporto pubblico (tram, bus e treni metropolitani) durante i giorni delle partite sarebbe un incentivo per limitare il caos.