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NUOVO FRANCHI, TUTTI I NO DELLA QUESTURA

di Donato Mongatti

Il progetto di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, al quale lo studio ARUP sta lavorando da quando si è aggiudicato il concorso internazionale, vede una lunga serie di prescrizioni da parte della Questura in tema di sicurezza, che dovranno essere superate nel progetto definitivo.

ARUP nel progetto di fattibilità ha indicato una serie di soluzioni volte ad allentare la situazione attuale, ma la Questura fiorentina, leggendo le indicazioni della Conferenza preliminare dei servizi, ha sollevato delle perplessità e condiziona il parere definitivo “all’acquisizione di una relazione più dettagliata” su diversi aspetti. Tra questi spicca la fase di afflusso dei tifosi ospiti, dove si sottolinea che “ Non si può prendere come spunto di riflessione lo stadio 'Meazza' di Milano che non sintetizza al meglio le best practices in materia” e che l'area di massima sicurezza “Va inoltre riconfigurata con le necessarie suddivisioni in settori e con la predisposizione più funzionale di quella per il settore ospiti che, così come ipotizzata (tunnel transennato per il camminamento, drop off dei tifosi in autobus, riduzione degli spazi) si pone fuori da ogni logica di sicurezza e non riferita alle reali abitudini di spostamento dei tifosi ospiti”. Inoltre, si legge sempre nelle prescrizioni della Questura, “Deve essere previsto il parcheggio del settore ospiti nei pressi della stessa area per una capienza idonea”.
In generale si ricorda che i varchi di ingresso lungo la delimitazione dell'area di sicurezza e i tornelli di accesso all'impianto sportivo devono essere proporzionati alla capienza di ciascun settore.

Riserva, allo stato attuale di progettazione, per la separazione tra la zona dell'attività sportiva e quella degli spettatori. La Questura spiega che “Il progetto non si allinea alle norme vigenti e non può vedere un parere favorevole. Occorre prendere come base lo stato attuale dell’impianto. L’esperimento in Tribuna Centrale ha evidenziato (rimozione dei vetri di separazione tra spalti e campo, ndr) come le prime file hanno visibilità pressoché nulla per la presenza di panchine e altre strutture fisse, e per la presenza di steward necessaria alla suesposta deroga. Qualora non si ritenga di adottare alcuna modifica strutturale sulla Tribuna, si ritiene che quel parere espresso possa continuare ad essere adottato con le medesime prescrizioni. Per le Tribune Ferrovia e Fiesole, intervenendo sulla conformazione attuale, non può procedere con un sistema di deroghe alla norma: ove dovesse persistere l’ipotizzata separazione con il solo parapetto di 1,10 (metri, ndr), oltre a richiedere l’innalzabilità del sistema di separazione fino all’altezza di 2,20 con un sistema di sicurezza idoneo ed immediato questa Autorità richiede la predisposizione di zone con divieto di stazionamento e movimento e la inutilizzabilità di un certo numero di posti a sedere con forte decremento della capienza”.

Ricordiamo ai lettori di FirenzeViola.it che il parere della Questura, così come quelli degli altri enti, è stato espresso nella Conferenza preliminare dei servizi sul progetto di fattibilità e tali indicazioni servono affinché nel progetto definitivo (da consegnare entro gennaio 2023) ARUP possa soddisfare con opportune modifiche quanto richiesto ed ottenere, nella successiva Conferenza dei servizi, pronunciamenti favorevoli.
Prima di fasciarsi la testa, attendiamo il “definitivo” e i pareri di coloro che dovranno giudicare se quanto prescritto è stato rispettato.