OGGI IL TERZO ROUND CON L’ATALANTA, VIOLA A CACCIA DI CONTINUITÀ. ITALIANO E UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME ALLA SOCIETÀ, RETROSCENA PASSATI E PRIME INDICAZIONI SUL PROSSIMO MERCATO
Non c’è due senza tre, ovvio, persino scontato, ma guai a pensare che le due vittorie sull’Atalanta rappresentino un vantaggio nella sfida di oggi. Italiano fa bene a tenere alta la guardia nel gruppo, ribadendo una meritocrazia interna che consente a tutti di sperare in una maglia da titolare, e altrettanto bene fa a chiedere ai suoi di resettare qualsiasi condizionamento dopo aver sempre sconfitto i nerazzurri. Oggi i viola sono chiamati ad inseguire continuità di risultati e di gioco, non esattamente uno scherzo visto che confermarsi è sempre più difficile che rispondere sul momento.
In tal senso i 180 minuti seguiti all’ultimo stop interno, quello contro la Lazio, hanno raccontato di un gruppo capace di andar oltre le conseguenze del mercato invernale e di tenere vivo l’inseguimento a un obiettivo importante (che sia il ritorno in Europa o una finale di Coppa Italia contro una milanese) ma adesso in campionato è necessario tenere il passo, e magari sfruttare qualche pareggio come quello di ieri tra Roma e Verona. Insomma se dai gol di Piatek alle vittorie centrate in zona Cesarini non sono mancate le note positive, restano ancora alcune problematiche non banali da risolvere, come una vena realizzativa che tutti gli esterni devono ravvivare (ultimo gol di un esterno quello di Sottil a Cagliari, prima della sosta) o come la fase difensiva ancora troppo discontinua nell’arco delle partite.
Anche da questi aspetti dipenderà il risultato di oggi, ferma restando l’importanza del doppio rientro Torreira-Bonaventura in mezzo al campo e rimandando alle prossime settimane la maglia da titolare da consegnare a Ikonè ancora non del tutto calato nel progetto tattico di Italiano. Il tecnico ieri ha toccato anche la questione futura, sottolineando il feeling con la piazza e l’atmosfera e anticipando come la conoscenza con la società si stia facendo sempre più approfondita. Se in questa stagione la Fiorentina si ritrova sulla strada giusta è soprattutto per merito di un allenatore che ha idee (e ambizioni) adeguate ad avviare un ciclo, si tratta perciò di continuare a lavorare in sinergia e possibilmente ricercare elementi funzionali alle sue idee.
Sotto questo profilo, dopo l’arrivo di Ikonè, Piatek e Cabral a rinforzare l’attacco, le attenzioni della società sono già rivolte anche agli altri settori. Mentre tra i pali si dovrà decidere l’eventuale dopo Dragowski (il rinnovo del polacco è molto lontano) in difesa la plausibile partenza di Milenkovic spingerebbe verso un nuovo centrale capace anche di costruire (oltre gli argentini Senesi e Medina, oltre Kumbulla, si seguono anche profili italiani come Viti, Carboni o Cistana) mentre a centrocampo è caccia grossa a un elemento di qualità.
Con l’intenzione di riscattare definitivamente Torreira dall’Arsenal, e in attesa di chiarire il futuro di Castrovilli fresco di cambio di procuratore, le mire del club sarebbero quelle di mettere a disposizione del tecnico un centrocampista dai piedi buoni, capace di rallentare il gioco con il possesso palla nei momenti più difficili delle partite, mettendo cioè in cassaforte quei risultati che talvolta la Fiorentina ha rischiato di veder sfumare sul più bello (non è un caso che lo stesso Italiano ieri, tornando sulla gara di La Spezia, abbia confessato di aver temuto per una “nuova Empoli”).
L’identikit del profilo ideale? Luis Alberto, magari pure in versione mezz’ala, seppure si tratti semplicemente di puro esempio dopo che, in estate, anche l’altro laziale Pedro era finito sul taccuino di Pradè prima che si lasciasse cadere l’ipotesi rimandando all’inverno l’arrivo di un esterno individuato in Ikonè. Niente di particolarmente deciso, in sintesi, perchè la fase è ancora solo quella dei sondaggi, ma pur sempre indicazioni e orizzonti di un’estate, la prossima, il cui mercato potrebbe essere ricco di opportunità per una Fiorentina che nel frattempo proverà a regalarsi un finale di stagione ricco di soddisfazioni.