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OLIVEIRA IN VIOLA, C’E’ L’ACCORDO PER UNA TV PORTOGHESE. MA ANCHE CORONA E GUEDES NEL MIRINO: NASCE LA VIOLA TARGATA GATTUSO-MENDES VOLUTA DA ROCCO. DOMANI CON RINO VERTICE DI MERCATO PER LA SVOLTA. IDEA TONALI. LIROLA RESTA SOLO SE MOTIVATO

di Enzo Bucchioni

La Fiorentina e il nazionale portoghese Sergio Oliveira avrebbero trovato un accordo sulla base di tre milioni e mezzo d’ingaggio per quattro anni di contratto mentre per il cartellino andrebbero al Porto una ventina di milioni più bonus. Questo almeno secondo quanto riferito da una televisione di Lisbona, SicNoticias, che dopo l’anticipazione di martedì, ieri ha aggiunto altri particolari.

Oliveira sarebbe così il primo colpo della nuova Fiorentina, naturalmente in attesa di conferme dall’Italia, da Joe Barone e Daniele Pradè, conferme che fino a ieri sera non erano ancora arrivate perché, come sappiamo, la dirigenza si è concessa qualche giorno per “tirare il fiato”. Ma, evidentemente, emissari viola in questi giorni si sono portati avanti su obiettivi già concordati.

In attesa di saperne di più, domani Rino Gattuso sarà a Firenze e allora si getteranno davvero le basi per il futuro. Mi piace pensare che quella che verrà sarà la prima vera squadra firmata da Rocco Commisso e le premesse, Oliveira in testa, sono sempre più interessanti.

Dall’Europa del pallone cominciano a rimbalzare nomi come questo, giocatori veri accostati alla Fiorentina, un cambio netto di rotta e strategie. Era tutto previsto e prevedibile, come vi abbiamo spesso raccontato negli ultimi mesi, nel momento in cui il presidente viola ha deciso di mettersi in mano a un allenatore come Gattuso. Era chiaro che Rino sarebbe venuto a Firenze soltanto perché invogliato da un importante progetto calcistico, dall’idea del rilancio attraverso il bel calcio e la programmazione. Ci siamo. I segnali sono chiari e stanno arrivando.

Dal Portogallo parlavano già da un paio di giorni dell’interessamento della Fiorentina per Sergio Oliveira, 29 anni compiuti ieri, uomo d’ordine del Porto e della nazionale, regista di qualità e quantità, soprattutto con un carisma forte. E’ stato inserito nella rosa ideale, i 23 top players della Champions appena conclusa, a dimostrazione della raggiunta maturità e del suo rendimento più alto in carriera. Oliveira è stato determinante nell’eliminazione della Juventus da parte dei portoghesi. Nel passato è stato in prestito al Paok di Salonicco e al Nantes, ma il Porto l’ha sempre tenuto legato a sé e ha fatto bene.

Per Transfermarkt il suo cartellino vale circa 19 milioni, più o meno la cifra che sarebbe stata pattuita con la Fiorentina, bonus a parte.

Del Porto piace anche Jesus Corona, 28 anni, nazionale messicano. E’ un esterno destro di gamba, ma anche tecnica e capacità di saltare l’uomo. Il suo valore è molto alto, il Porto è orientato a chiedere trenta milioni, ma sono tutte situazioni che vanno analizzate.

Perché improvvisamente filtrano questi nomi grossi?

Perché tutti, più o meno direttamente, fanno parte della galassia riconducibile al re del procuratori europei vale a dire quel Jorge Mendes che ha nella scuderia Ronaldo e (guarda caso) da molti anni cura anche gli interessi di Rino Gattuso. Quando due mesi fa vi raccontavamo certe cose come possibili-probabili, a qualcuno sembravano solo ipotesi di scuola o poco irrealizzabili. Ora invece ci siamo.

Il calcio funziona in questo modo e il livello relazionale della Fiorentina andava alzato.

Succede così che Jorge Mendes stia dando una bella mano alla costruzione della squadra che verrà, poi sarà Gattuso a decidere con Rocco, Barone e Pradè, ma il “book” dei calciatori a disposizione ora è molto più ampio di un tempo. E i consiglieri viola molto potenti. Non è più impossibile, con Jorge Mendes, portare a Firenze uno come Oliveira e altri calciatori che, vedrete, durante il mercato saranno accostati alla Fiorentina.

Quante volte avete sentito dire negli anni passati quella squadra tale l’ha costruita Mendes o da altri procuratori potenti (sono pochi), probabilmente la Fiorentina adesso è in questo circuito virtuoso.

L’ingaggio di Gattuso, quindi, è un segnale forte e importante. Nel mondo del calcio si conoscono tutti e tutti sanno che Gattuso è ambizioso, carismatico e perfezionista. Vuole il massimo da sé stesso, dalla società e dai calciatori e con lui i miglioramenti prima e i risultati poi si ottengono. Si lavora bene.

Non so ancora, ovvio, se questi giocatori verranno davvero a Firenze, aspettiamo l’ufficialità, ma la trattativa è in piedi, c’è più di un’idea, qualche intermediario ci sta lavorando.

Ma saranno tanti i nomi interessanti da valutare. Un altro già chiacchierato in orbita viola è Gonçalo Guedes, 24 anni, portoghese anche lui, attaccante esterno di sinistra o seconda punta. Ideale per il 4-2-3-1. Scuola Benfica, è stato acquistato nel 2016 dal Paris Saint-Germain per trenta milioni. Prestato poi al Valencia, il club spagnolo l’ha riscattato nel 2018 per 40 milioni. Come si vede trattasi di giocatore importante, anche lui in orbita Mendes. Oggi è valutato attorno ai venti milioni e con il Valencia fuori dalle coppe vuole cambiare aria.

Ma la Fiorentina è in attesa anche ci conoscere il futuro di Tonali. Brescia e Milan stanno ridiscutendo la cifra per il riscatto, se non dovesse esserci accordo il Brescia sa già che la Fiorentina è pronta a trattare.

Le cifre e gli obiettivi, come si vede, sono alti, ma il mercato dei calciatori ormai è molto fluido. Si possono costruire le squadre con investimenti parziali, anticipi, diritti di riscatto, prestiti, dilazioni e altre forme che possono consentire un esborso relativo. Basta avere rapporti e interscambi con società di livello in tutta Europa e li stanno costruendo anche in Fiorentina.

Mi immagino che domani i dirigenti usciranno dalla riunione con Rino Gattuso con tre belle liste, quella dei sicuri partenti, delle conferme e dei nomi che interessano sul mercato per poi cominciare a stringere sugli obiettivi.

Vi abbiamo già dimostrato che la rosa attuale non è povera, con le cessioni giuste di tutti quelli della lista dei partenti, si può fare un tesoretto che può oscillare dagli ottanta ai cento milioni (Milenkovic è in stand-by) da reinvestire immediatamente.

Dovrebbero restare quattro o cinque soltanto dei vecchi titolari (Vlahovic, Bonaventura, Castrovilli, forse Amrabat, Quarta), in dubbio Milenkovic e Dragowski. Tutti gli altri finiranno sul mercato per dare a Gattuso una squadra profondamente rinnovata, fatta con giocatori tecnici, funzionali al suo gioco veloce, palla a terra, giocato a uno o due tocchi, ma anche con verticalizzazioni partendo dal basso quando necessario.

Oltre ai confermati e ai sicuri partenti, c’è poi una lista di giocatori nel limbo. Uno di questi è Pol Lirola che il Marsiglia non ha riscattato a dodici milioni in attesa di uno sconto. Il giocatore vorrebbe tornare in Francia dove si è rilanciato, ma potrebbe anche fare al caso di Gattuso che ha bisogno di un esterno destro capace di giocare la palla e di attaccare gli spazi come sa fare Lirola. Sarà l’allenatore a parlare con il giocatore per avere un quadro completo della situazione con la convinzione che nessuno deve rimanere per forza. La nuova Fiorentina dovrà avere grande fame e voglia, con l‘orgoglio di vestire la maglia viola. Se Lirola ha questa stessa idea potrà rimanere, altrimenti Gattuso darà l’ok per la cessione. Per Dragowski si sarebbe rifatto sotto il Borussia Dortmund con un’offerta da dieci milioni a fronte della valutazione di quindici fatta dalla Fiorentina. L’operazione si può fare e nel caso l’obiettivo sarà Ospina, pupillo di Gattuso, che il Napoli può cedere con tre milioni. Tutto questo, ma anche la posizione di Ribery e Callejon che per l’età probabilmente non fanno impazzire Rino, sarà valutato nel vertice di domani per iniziare poi a tirare le prime somme.

Ma è forte la sensazione che oltre al campo ci sarà un rinnovamento anche a livello di dirigenti intermedi dell’area tecnica. Abbiamo già detto di Dainelli che per ora ha rifiutato di allenare l’Under 15. Oggi ci dovrebbe essere l’incontro decisivo, ma l’ex difensore viola sarebbe orientato a salutare per andare al Chievo. Potrebbe cambiare mansioni anche l’attuale Club manager Giancarlo Antognoni che diventerebbe una sorta di ambasciatore viola in Italia e nel mondo, rapporti con le istituzioni e soprattutto i viola club. Ma potrebbero esserci anche altri aggiustamenti nell’area tecnica propedeutici all’ingresso di una nuova figura operativa al fianco di Pradè e attiva nel settore dello scouting come il perugino Goretti del quale si parla da tempo. Operazione che potrebbe concretizzarsi però nel mese di luglio, dopo la presentazione di Gattuso.