ORA ADV CHIAMI ANTOGNONI, E’ LUI LA STORIA VIOLA E PER I 90 ANNI DEVE ESSERCI. MILIC E TANTI ALTRI GIOCATORI-SCOMMESSA. ASPETTANDO L’ESPLOSIONE DI BERNARDESCHI, TELLO E TOLEDO. CORVINO SENZA SOLDI FA MIRACOLI
Mancano soltanto cinque giorni all’inizio del campionato e due settimane alla chiusura del mercato, ma nonostante l’impegno di Corvino, la Fiorentina resta una grande incognita. Qualcosa di indefinito o di incompiuto, fate voi. Meglio: di enigmatico.
Che squadra è? Cosa potrà fare? E’ stata migliorata?
Tutti interrogativi ai quali, sinceramente, fatico a rispondere. Verrebbe da dire che la Fiorentina è la stessa dell’anno scorso, almeno a guardare la formazione, ma non è neanche così. Gli uomini, i titolari, sono gli stessi, ma sul campo renderanno come nel girone d’andata (straordinario) o come nel ritorno (pessimo)?
Tutto ruota attorno a questo interrogativo e (ovvio) la risposta la darà soltanto il campo. Io ho la netta sensazione che nel programmare la nuova stagione i dirigenti della Fiorentina siano partiti dalla convinzione che la squadra vera sia quella che è rimasta in testa alla classifica per sei giornate. Quindi? Una squadra così ha bisogno di pochi ritocchi, in sostanza va già bene com’è. O quasi. Spero, naturalmente, che abbiano ragione, ma è facile capire come il teorema sia abbastanza (anzi, molto) rischioso.
Se poi a questo aggiungiamo che il buon Cognigni Manina Mozza per i noti motivi di bilancio e di monte ingaggi, ha messo in tasca a Corvino un budget da paura, le perplessità aumentano. Non resta che sperare. Sperare che i giocatori presi a poco valgano invece tanto e che i molti giovani interessanti siano più certezze che promesse. Anche qui, come si vede, le incognite sono tante e sempre legate alle grandi capacità tecniche e miracolistiche di Corvino e anche al non trascurabile fattore C.
Insomma, c’è solo da sperare che la Fiorentina sia davvero quella del girone d’andata, alcuni giocatori (Bernardeschi, Tello, Toledo, Diks) esplodano, altri (Sanchez, Milic) facciano il massimo in carriera. E potrebbe anche succedere.
Però, diciamolo, almeno per ora un giocatore vero, bello, pronto, non s’è visto. Anche per questo c’è sempre da sperare nelle ultime ore di mercato, magari confidando nei soldi delle cessioni (difficilissime) di Babacar e Gomez. Aspettiamo fiduciosi. Nel frattempo, solo per la cronaca, sta per compiere un anno anche la famosa frase pronunciata dai dirigenti viola a fine mercato 2015, . Aspettando Corluka…purtroppo manca ancora.
Scrivo queste cose non pensando alle cinque sconfitte in amichevole. E’ chiaro che molta colpa va alla preparazione , l’anno scorso forse si è lavorato tanto sulla velocità e poco sulla resistenza, le cose miglioreranno di sicuro e con la forma fisica arriverà anche il gioco. A quale livello? Per ora, purtroppo, non so quale risposta dare.
Ma oltre al mercato, questa è l’estate dei novanta anni. Come vi avevamo anticipato un paio di mesi fa, per i festeggiamenti è stato invitato anche Antognoni. Ora è ufficiale. Ma come due mesi fa lui ha espresso ancora le sue perplessità. In sostanza si sente strumentalizzato da chi lo ha sempre ignorato e si ricorda di lui soltanto ora per un grande evento pubblico.
La vicenda è complessa perfino nelle sfumature. E soprattutto in quelle.
Però nell’ultima intervista rilasciata, Giancarlo Antognoni, da gran signore quale è, ha fatto un passo indietro. Non più muro contro muro, ma disponibilità a partecipare alla festa se l’invito arriverà dalla viva voce del presidente Andrea Della Valle e non da un biglietto postale.
Che farà Adv?
E’ su un’isola dorata della Grecia e forse ha più tempo per pensarci. Ci pensi bene.
Non ha certo bisogno dei miei consigli, ma se io fossi nei suoi panni, metterei immediatamente in rete l’assist di Antognoni. Per me Adv dovrebbe fare oggi stesso quella telefonata che non per cattiveria, ma solo per non conoscenza delle cose, non ha fatto quattordici anni fa.
Giancarlo Antognoni è la storia della Fiorentina e la storia va sempre onorata e rispettata. Con la storia è giusto confrontarsi e rapportarsi.
Se, come ho sempre sostenuto, da una parte è legittimo che i Della Valle scelgano i collaboratori ritenuti più funzionali al loro modo di intendere calcio (su questo bisogna essere molto netti) è invece sbagliato non avere rapporti con una bandiera come Giancarlo Antognoni, uno che alla Fiorentina e a Firenze ha dato la vita sportiva prima e dirigenziale poi.
Le incomprensioni ci sono state, in misura diversa gli errori li hanno fatti tutti, ora credo sia arrivato il momento dei chiarimenti: lo vuole anche il Popolo Viola. Antognoni deve essere rimesso nel posto che la storia gli ha assegnato e l’occasione dei novanta anni è quella giusta.
Per altro Adv è un gentiluomo come Antognoni, sono sicuro che il feeling fra loro scatterà naturale. Come diceva quello spot? Il telefono è la tua voce. Se viola è meglio.
Nel frattempo la Fiorentina ha affidato ad Alberto Marangon il delicato ruolo di team manager fino ad oggi ricoperto bene da Ripa che resta comunque in società. Una nuova figura professionale di alto livello, giovane ma con grande esperienza, entra nei quadri della Fiorentina. Il segnale che il progressivo rafforzamento manageriale continua, la società vuole diventare più forte anche fuori dal campo.