.

ORMAI È SCONTRO TOTALE COL MILAN PER LJAJIC. TUTTI GLI SCENARI. MAI VISTA UNA FIORENTINA COSÌ RICCA DI ALTERNATIVE

di Lorenzo Marucci

Non ci sono più dubbi. Fiorentina e Milan sono di nuovo in guerra. Il caso Ljajic ha fatto andare su tutte le furie il club di Della Valle che non vuole assolutamente che si ripeta un Montolivo bis. La vicenda nelle ultime ore è diventata sempre più complicata: se fino a qualche giorno fa Ljajic sembrava destinato a finire davvero al Milan, anche a seguito di un cambiamento di umore del giocatore evidentemente lusingato dall'interesse dei rossoneri, l'intervento di Andrea Della Valle però ha cambiato il corso delle cose. Lo ha detto anche Montella, ieri: "Il presidente ha avuto il potere di rendere più sereno Adem". Ma al di là delle sensazioni del serbo, la questione ha assunto toni durissimi anche perché il club viola ha ritenuto scorretto l’atteggiamento tenuto dai rossoneri e il modo in cui si sono mossi in una vicenda che vede protagonista un giocatore a cui scade il contratto tra meno di un anno. I rapporti con il Milan - che erano già complicati - adesso sono diventati praticamente inesistenti. Forse non come accadde l’anno passato con la Juve in occasione del tentato scippo di Berbatov, ma la strada pare proprio quella.

   Adesso gli scenari per i viola sono sostanzialmente tre: rinnovare con il giocatore (alle condizioni della Fiorentina, però), provare a cederlo all’estero o – senza rinnovo e senza acquirenti – tenerlo facendolo giocare col contagocce. non ci sono alternative possibili. I Della Valle non transigono. 

   Nel frattempo il pubblico si è schierato dalla parte di Ljajic, ieri lo ha incitato chiedendogli anche di firmare. Lui ha salutato e ringraziato. Resta da vedere se questi attestati di stima potranno dare al serbo un’ulteriore spinta per restare e prolungare. Adesso però l’importante è che la Fiorentina non si faccia travolgere dal caso Ljajic. Finora nel ritiro di Moena tutto è filato liscio, all’insegna della tranquillità e di un lavoro certosino (quello di Montella e del suo staff) e anche il tecnico si è detto pienamente soddisfatto del lavoro svolto. A metà campo in molti paiono in forma, da Borja Valero a Pizarro a Ambrosini, mentre Joaquin è sembrato una bella rivelazione, fermo restando che si tratta di un giocatore già ben noto per le sue qualità. Ma ciò che risalta nella Fiorentina è la qualità generale del gruppo. Togli Cuadrado e inserisci Joaquin, sostituisci Ambrosini e metti Aquilani. Può funzionare tutto nella Fiorentina, la strada è quella giusta. Resta un dubbio sul portiere, ma ormai siamo arrivati alla stretta finale considerato che l’otto e l’undici agosto si giocheranno le amichevoli che decideranno il futuro del brasiliano. Julio Cesar sarebbe la soluzione ideale, ammesso che si abbassi l’ingaggio.    

Lorenzo Marucci