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PAREGGIO AMARO, DUE PUNTI BUTTATI. UNDICI CONTRO NOVE, OCCASIONE SPRECATA. IN QUESTO DEVE CRESCERE LA SQUADRA. SECONDO TEMPO GIOCATO A UNA PORTA. IL BELLO E IL BRUTTO DELLA FIORENTINA. QUARTA BOMBER, È GIÀ A QUOTA CINQUE

di Mario Tenerani

È un peccato perché non è la prima volta che la Fiorentina getta al vento punti pesanti. Occasioni sprecate come a Roma forse fanno ancora più male. La Roma è rimasta in dieci al 19’ della ripresa, espulso Zalewski per un fallaccio su Kayode (secondo giallo). Già quello poteva bastare. Nel calcio di oggi la superiorità numerica fa veramente la differenza, la doppia è addirittura una chance troppo ghiotta e va sfruttata. Al 42’ Lukaku è entrato come un Tir su Kouame, stavolta il rosso è stato diretto, come da regolamento.

La Fiorentina si è ritrovata 11 contro 9 e ha avuto 10 minuti di tempo per vincere e sorpassare la Roma. I giallorossi, a quel punto, hanno attinto a piene mani ad una  delle specialità della casa: hanno smesso di giocare. Spesso i giocatori di Mourinho andavano in terra, mentre i raccattapalle dell’Olimpico, perfettamente addestrati, facevano sparire il pallone, tanto che i viola erano costretti a saltare i tabelloni pubblicitari per riprenderselo. Intanto Mourinho spediva un pizzino dalla panchina, destinatario Rui Patricio, per spiegare a Bove ed El Sharaawy la posizione da assumere sui corner. Il finale dell’Olimpico è stata una corrida, con mischie continue. 

La Fiorentina, però, poteva fare qualcosa di più rispetto ai frequenti cross nell’area giallorossa, preda dei romanisti pronti di testa a respingere. È vero che Italiano aveva deciso di giocarsela così perché entrare palla a terra nella tonnara della Roma era dura. Non a caso il centro di Quarta è arrivato su un cross perfetto di Kouame. Ma quello dell’ivoriano era teso, mentre ce ne sono stati altri troppo prevedibili. Per certi aspetti è sembrato di rivedere il copione della gara persa a Firenze con la Juventus. Ma in questa ripresa giocata ad una porta sola c’è stato anche altro. 

I viola hanno dimostrato più voglia di vincere della Roma, hanno evidenziato carattere perché dopo quel gol bellissimo di Lukaku - la costruzione di Dybala è stata sontuosa - non era facile reagire. Dopo 5 minuti andare sotto, in uno stadio incandescente, non era proprio una situazione semplice. Due terzi di partita sono stati giocati comunque bene dalla Fiorentina. 

Nel primo tempo Nzola per questioni di centimetri non l’ha agganciata a dovere e Rui Patricio ha parato. Il lancio era stato di Jack. Quella è stata una vera occasione. C’è stato anche un tiro centrale di Bonaventura. Nella ripresa in avvio sempre Jack ha preso una traversa, il segnale che i viola avrebbero spinto tanto. Gonzalez, quando la Fiorentina era 11 contro 10, ha sfiorato il vantaggio di testa, ma il portiere della Roma ha deviato in corner. Prima dell’espulsione di Lukaku Quarta ha avuto un’altra palla aerea e Rui Patricio ha detto ancora no. Maxime Lopez è entrato prima del secondo rosso al posto di Kayode e si è alternato con Duncan come terzino. In panchina c’era Pierozzi, specialista del ruolo: un altro indizio che a gennaio andrà a giocare perché evidentemente non è ritenuta adesso all’altezza di un certo compito. 

Nella sfida di ieri sera a Roma c’è stato tutto il bello e il brutto della Fiorentina. I viola hanno determinazione, idee, desiderio di imporre sempre la loro manovra, ma hanno anche limiti evidenti nel non riuscire a fare quello scatto in avanti nei frangenti decisivi. La possibilità di scavalcare la Roma era concreta, soprattutto per come si era messo il secondo tempo e non è stata acchiappata. In questo deve crescere la squadra di Italiano. Per un altro gradino occorrono più convinzione e innesti di qualità dal mercato. Adesso la Fiorentina è settima, ma a un punto dalla zona Champions, occupata ora da un sorprendente Bologna. 

Il cammino è ancora lungo, quindi calma e gesso. Ma se la Fiorentina cominciasse a fare tesoro delle opportunità regalate agli avversari, già segnerebbe un gol importante. Italiano, però, che a Roma ha compiuto gli anni - tanti auguri Vincenzo - sta trovando un bomber in casa: Quarta ha firmato il terzo gol in A in 15 gare, più ce ne sono 2 in Conference. El Chino, l’arma che non ti aspetti.