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PER VENDERE CHIESA VERTICE CON ADV CHE TORNA DALL’ORIENTE. I DIRIGENTI TUTTI D’ACCORDO: VIA PER 70 MILIONI. LA JUVE OFFRE PJACA E 50 MILIONI: OK DEL GIOCATORE. INTER FAVORITA, DEVE CEDERE PERISIC. MERCATO, TROPPI NOMI NON DA FIORENTINA

di Enzo Bucchioni

Il presidente e gli altri dirigenti viola sono sostanzialmente tutti d’accordo: per settanta milioni si può discutere la vendita di Chiesa. Come vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi, questa è la linea della società e non si può non capire, trattasi di una offerta assolutamente irrinunciabile. 

Tutti i pro e contro di questa eventuale cessione monstre, saranno comunque analizzati nei dettagli in un vertice con il presidente onorario Andrea Della Valle che è già al corrente della situazione (ovviamente), ma torna soltanto in queste ore in Italia dopo un lungo viaggio di lavoro in estremo oriente. Si è imbarcato ieri pomeriggio ad Hong Kong, già oggi dovrebbe essere operativo ed occuparsi subito della vicenda. 

Quando è partito, una quindicina di giorni fa, l’idea era quella di fare muro attorno ai cinquanta milioni per tenere il ragazzo almeno ancora un anno. E infatti tutte le proposte arrivate (a cominciare da quella del Napoli), sono state respinte al mittente. 

Nel frattempo, però, le tre partite con la Nazionale hanno convinto l’intero mondo del calcio: Chiesa è un campione potenziale. Ha tutto per diventare un grande e valutando la personalità, le caratteristiche tecniche e le qualità, trattasi di un giocatore unico. Proprio per questo la valutazione è schizzata alle stelle. E’ il più importante talento giovane del nostro pallone e non si può non essere d’accordo neppure su questo.

Nell’ambiente di mercato la valutazione oggi è attorno ai settanta milioni e su queste nuove basi si stanno muovendo tutti gli operatori e le società che su Chiesa hanno messo gli occhi da tempo.

E’ bene dire, però, che per ora un’offerta simile non è ancora ufficialmente arrivata alla Fiorentina, ma si stanno preparando a farla sia la Juve che l’Inter e a ruota quasi sicuramente anche il Napoli quando avrà chiuso la cessione di Jorginho al City per sessanta milioni.

In questo momento l’Inter è in pole-position perché Spalletti ha corteggiato a lungo babbo Enrico e l’ha convinto. Quest’ultimo è persuaso che Federico possa crescere ancora molto sotto la guida di un allenatore esperto e preparato come l’interista che pensa all’aspetto tecnico-tattico, ma anche a quello umano. E non ha torto. L’Inter sarebbe anche l’ambiente ideale, potrebbe giocare con continuità, cosa che, ad esempio, non potrebbe garantirgli la Juventus. L’Inter però ha ancora da fare i conti con il fair play finanziario, ma la strategia nerazzurra sarebbe quella di cedere Perisic che ha un gran mercato in diversi campionati e sostituirlo proprio con Chiesa. In alternativa c’è da aspettarsi anche qualcuno che scenda in campo per pagare i 110 milioni della clausola per Icardi, il Chelsea in primis. L’Inter ha comunque bisogno di fare una cessione per le plusvalenze e sistemare così i bilanci, poi farà mercato in entrata e comunque non prima di luglio per ragioni contabili.

Anche la Juventus sta mettendo a punto le strategie. Chiesa è il primo della lista di Marotta. L’idea sarebbe quella di proporre cinquanta milioni più Mandragora e il prestito con riscatto e controriscatto per Pjaca. Non male. Il talentuoso attaccante pagato 20 milioni dai bianconeri due estati fa, ha detto sì alla Fiorentina, la piazza giusta per rilanciarsi dopo il grave infortunio e la non felicissima esperienza tedesca. Vedremo. Il Napoli, come detto, sta aspettando il cash di Jorginho, ma l’idea sarebbe quella di proporre cinquanta cash più il centrocampista Rog e l’esterno Ounas. Anche qui offerta interessante anche se la strategia della Fiorentina sarebbe quella di chiedere soltanto cash.

In attesa delle proposte, la Fiorentina dovrà sapere cosa rispondere e prepararsi al rilancio per far scattare un’asta. 

L’ultima parola, come detto, spetterà a Della Valle. Come vi abbiamo già detto, però, a questi livelli la Fiorentina non può competere. Adv potrebbe anche decidere di tenere il ragazzo a tutti i costi, per orgoglio, respingendo qualsiasi offerta, ma a quel punto sarebbe obbligatorio costruirgli attorno una squadra in grado di competere alla grande per l’Europa League con ritocco dell’ingaggio al giocatore che adesso ha proposte attorno ai quattro milioni. Lo può fare la Fiorentina?

Altro problema da analizzare attentamente, caso mai, sarebbe come reinvestire questi soldi perché dopo i 100 spesi non benissimo l’anno scorso, questa potrebbe essere veramente l’ultima occasione a breve per costruire una squadra forte con le plusvalenze.

E’ chiaro che tutto il mercato ruoterà attorno a questa decisione, ma è sciocco pretendere che si chiuda al più presto. Ci sono i mondiali, le grandi squadre hanno strategie di medio periodo, la fretta non aiuta. E non avrebbe senso.

Una cosa è certa, adesso le carte in tavola sono cambiate andrebbero avvertiti i trombettieri, gli sbandieratori e quelli del club del bistecca che pensando di fare un favore a qualcuno (intanto facciamolo, poi vediamo) continuano a dire che Chiesa non si vende. 

Non è così, la Fiorentina ci ha pensato, ci pensa, ha deciso per il vendere e difficilmente Adv deciderà una posizione contraria. 

Tenere Chiesa, infatti, non può essere neppure un modo per riavvicinare ancora di più la città e i tifosi, da solo le partite Chiesa non le vince. Andrea sa che ha solo un modo per bloccare Chiesa e far contenti i tifosi: tenere sì Federico, ma anche investire sul mercato 50-60 milioni per fare una Fiorentina vera. Magari…, ma non credo siano questi i programmi.

E allora cedere Chiesa a certe cifre potrebbe davvero diventare l’occasione per far crescere la squadra immediatamente, riportarsi a ridosso della Lazio e del Milan, sopra Atalanta, Torino e Samp.

La decisione è difficile, servirebbe la certezza che Corvino è ancora quel direttore sportivo che conoscevamo. In grado di portare a Firenze ottimi giocatori e non quei tanti, troppi, mediocri degli ultimi anni. 

E qui ricominciano i nostri dubbi che vanno oltre Chiesa, ma sui nomi che circolano anche in questi giorni. L’incertezza sul portiere e sul regista basso è imbarazzante. Possibile che non si fosse preparati a queste due uscite e si stia bussando a tutte le chiese? Sento parlare di giocatori di paesi calcisticamente non evoluti, nomi da 2-3 milioni, scommesse. Ma anche di nomi grossi che a Firenze non verranno mai. Sembra di rivivere l’estate scorsa. Lo urlo: spero fortemente di sbagliare. Mi auguro che invece Corvino abbia già deciso tutte le strategie e stia solo depistando. 

Però mi domando: Corvino ha sentito quel che ha detto Pioli? Lo ricordo: Servono giocatori pronti, di personalità e di tecnica. Voglio urlare anche questo. Li aspettiamo con fiducia.