PERCHÉ STRONCARE LA FIORENTINA? ECCO I NUMERI INQUIETANTI
L’11 ottobre scorso Firenzeviola.it ha pubblicato un editoriale dal titolo: “Stop al massacro di JoJo. La Fiorentina esiga tutela”. Era un disperato campanello d’allarme che intendeva denunciare un andazzo preoccupante da parte della classe arbitrale nei confronti della vera grande sorpresa di questo inizio campionato, la squadra viola appunto. Finiva con un’esortazione-implorazione, fatta direttamente ai fratelli Della Valle, di tutelare con forza uno dei propri marchi più splendenti, la rinata creatura guidata da Vincenzo Montella.
Adesso sarebbe troppo facile rilanciare il famoso “l’avevamo detto”. Quello che è successo a Verona contro il Chievo è sotto gli occhi di tutti, non si presta ad interpretazioni, ne hanno già parlato abbondantemente colleghi e addetti ai lavoro. Un autentico disastro di Guida, peraltro non nuovo a direzioni discutibili. Tuttavia per tenere alta l’attenzione in vista delle prossime sfide, decisive per stabilire la zona della classifica nella quale la Fiorentina sarà chiamata ad esprimersi, vogliamo riprendere e chiosare un amaro interrogativo lanciato da Pradé nell’infuocato post partita di domenica scorsa.
Il diesse viola, dopo aver anche troppo garbatamente fatto notare che la Fiorentina non si sentiva tutelata, si è posto il problema del perché di questo accanimento. In effetti la ricerca dell’ammonizione al diffidato in vista della delicata sfida con la Lazio ha riportato alla mente i gialli chirurgici della cricca dell’era Calciopoli. Cattivissimi pensieri che hanno scatenato una ridda di reazioni capaci di infiammare la settimana di Fiorentina-Lazio.
Che la Viola sia al momento la squadra più penalizzata del campionato di serie A è un dato di fatto incontrovertibile, lo sostengono le moviola dei principali quotidiani sportivi e non. Difficile, al di là della casistica per la verità molto sospetta, comprenderne il motivo dal punto di vista tecnico. La squadra di Montella conosce esclusivamente un calcio propositivo, prova a condurre la partita per novanta minuti più recupero, quasi ignora il concetto di difendersi. Suona strano, proprio come ha sottolineato Pradé, l’impressionante quantità di ammonizioni che ha colpito giocatori tecnici come Pizarro, già squalificato alla 9° giornata di campionato, un fatto mai accaduto nella sua carriera
Per curiosità siamo andati a ricostruire la storia disciplinare del regista cileno: nelle 296 partite disputate prima di approdare a Firenze, ha collezionato complessivamente 49 cartellini gialli, alla media di uno ogni 6 partite. Possibile che nelle 7 disputate con la maglia viola sia già stato sanzionato 4 volte? Appare in effetti molto strano. Abbiamo ripetuto la ricerca per Jovetic, letteralmente massacrato dai difensori avversari eppure incredibilmente già in diffida. Qui emerge un quadro oltremodo stravagante. Prima di questa stagione Stevan aveva totalizzato 14 gialli in 116 partite, alla media di una sanzione ogni 8 partite. Nelle tre stagioni in Italia (questa è la quarta giocata) non ha mai collezionato una giornata di squalifica. Il fatto che sia prossimo allo stop disciplinare fa riflettere.
C’è qualcosa di molto strano, una sorta di filo conduttore che ha visto rifiorire, assieme alla squadra, anche una certa ostilità da parte di quell’entità quasi metafisica chiamata il Palazzo. Che segnale è? Possibile che si voglia stroncare la squadra più gradevole del campionato? Possibile che si provi a tarpare le ali ad una città che sta ritrovando l’entusiasmo e la forza di tornare allo stadio? Interrogati inquietanti, ma guai ad abbassare la guardia. E badate bene, non abbiamo chiamato in causa i rigori, due dei quali nettissimi contro il Chievo, per sostenere la tesi anti-Fiorentina. Abbiamo portato altre certosine prove, per ribadire con forza la necessità di un intervento deciso della proprietà contro quello che appare un subdolo ed incomprensibile sabotaggio.
Cristiano Puccetti
direttore Sport Lady Radio