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PIOLI, ECCO LA FIORENTINA DEL FUTURO. STOP ALL’AUTOFINANZIAMENTO. DELLA VALLE IN ARRIVO. DOPO PASQUA INCONTRA I TIFOSI. CHE PRIMAVERA! GORI E SOTTIL SONO PRONTI. IL GRAN LAVORO DI VERGINE

di Enzo Bucchioni

E’ difficile leggere una bella intervista a un allenatore o a un calciatore, è sempre tutto molto scontato. Finalmente un’eccezione. Se vi fosse sfuggito (ma non credo) vi consiglio di ricercare il Corriere Fiorentino di ieri, c’è un Pioli da leggere e rileggere con grande attenzione. L’uomo, l’allenatore, il dramma. Emozione, cuore e passione. Con una presenza sottile, invisibile, ma palpabile, quella di Davide Astori. Dalle parole di Pioli si capiscono molte cose che vanno oltre il calcio, c’è una spinta emotiva che ha trasformato la Fiorentina, un gruppo di ragazzi perbene, in una roccia. Con in testa un’idea fissa: onorare il Capitano.

Ma Pioli guarda anche avanti con la sua idea di calcio per la prossima stagione, per il rilancio. Una ventina di giocatori, non di più. Con una rosa ristretta (soprattutto se non ci sarà l’Europa) si lavora meglio. Una quindicina fra titolarissimi e titolari, cinque giovani di grande qualità da lanciare. Pioli sa benissimo che non gli compreranno dei campioni, ma una condizione l’ha posta: vuole tutti giocatori dal grande carattere. Gente motivata, a Firenze per inseguire a tutti i costi un sogno.

Su queste basi nascerà la nuova Fiorentina che manterrà una buona intelaiatura di oggi. Saranno sicuramente confermati una decina di giocatori, Chiesa, Pezzella, Vitor Hugo, Milenkovic, Benassi, Veretout, Saponara, Biraghi, Simeone e Dragowski. In sospeso è la posizione di Badelj che sta riflettendo se restare o no e qualche piccolo dubbio resta sul riscatto di Sportiello. Il resto della rosa sarà assolutamente sfoltito, andranno via tutti quelli che non hanno convinto Pioli, frutto di troppi mercati sbagliati, ma anche giovani ancora acerbi come Zekhnini.

In entrata si prevedono due esterni di difesa, un centrale, un centrocampista e un attaccante, tutti di livello medio alto, acquisti mirati che dovranno far fare il salto dal punto di vista tecnico. Il compito di Corvino (se sarà ancora lui il dg) è impegnativo, ma stimolante.  

In questa rosa saranno poi stabilmente inseriti alcuni giovani che Pioli valuterà nel ritiro. I papabili sono Gori (che potrebbe andare in prima squadra a breve), Ranieri, Sottil, Diakhate e Meli. Il giovane attaccante serbo Vlahovic, 18 anni, è già con i grandi da qualche settimana e Pioli lo sta osservando con grande attenzione. Potrebbe tornare Castrovilli dalla Cremonese.

Sarà comunque Diego Della Valle entro poche settimane a rompere un lungo silenzio per spiegare i nuovi programmi e il rilancio della famiglia. Si aspetta per delicatezza. Per far sedimentare in fondo all’anima un dramma infinito.

I piani c’erano già prima della morte di Astori, questa tragedia ha lasciato in eredità l’impegno per ripartire su basi comuni. In una nuova intesa e positività. Dopo Pasqua ci sarà anche l’incontro di Adv con alcuni leader dei tifosi come vi abbiamo anticipato. Si farà nel momento opportuno, senza fretta, a mente fredda, senza assolutamente voler far leva sull’emotività del momento. Intanto Adv in settimana è dato in arrivo a Firenze e c’è l’intenzione di stare vicino alla squadra nel pre-partita e sabato in tribuna per la gara con il Crotone. Più complicata l’agenda di Diego che è atteso negli Stati Uniti, ma non è detto.

Tornando ai programmi, una cosa comunque è già evidente. Il bilancio approvato dal Cda di venerdì scorso chiude con un utile di 37 milioni che consente importanti margini di manovra. Inoltre, proprio perché c’è stato il rientro nei parametri, nel prossimo Cda di fine aprile-inizio maggio saranno definiti i budget per la campagna acquisti e il monte ingaggi. Per il mercato la famiglia Della Valle ha deciso di derogare all’autofinanziamento nel senso che se ci saranno giocatori da fermare, anticipi di cassa da fare, ci penseranno loro con risorse proprie. Non sarà più necessario prima vendere e poi comprare, fermo restando il bilancio sano, ci sarà maggiore elasticità. Il monte ingaggi, come già detto, dovrebbe essere alzato per una decina di milioni.

Il tutto per mettere in piedi una squadra in grado di essere da subito competitiva per la corsa all’Europa League, ammesso e non concesso che non possa già conquistare il traguardo quest’anno. Nel caso i programmi muterebbero.

E’ giusto comunque pensarci perché l’obiettivo è tornato vicino e questa Fiorentina che sembra, come detto, spinta da una incredibile forza interiore. Una forza che ha contagiato tutti, anche la Primavera che ieri ha stracciato la Juventus (4-1) conquistando la finale del Viareggio. E’ come se la stella di Astori guidasse tutti i ragazzi della prima squadra e della Primavera.

Comunque sta venendo a galla anche il grande lavoro fatto negli ultimi anni dal professor Vergine. Non è facile tirare fuori giocatori dalle giovanili e questo vale anche per le grandissime società. Prima Bernardeschi, poi Chiesa sono già due fiori all’occhiello. Ho già fatto l’elenco dei ragazzi che ora sono sotto osservazione e domani si giocheranno la finale con l’Inter. Un sogno in più.