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PIOLI HA INDICATO DUE OBIETTIVI INTER E ATALANTA: STESSA IMPORTANZA TURN-OVER MOLTO DOLCE… SIMEONE SCALPITA PER TORNARE TITOLARE

di Mario Tenerani

Da domenica a lunedì 4 marzo, otto giorni di passione, in tutti sensi. C’è tanto calcio, nei primi sette e altrettanto cuore, nell’ottavo. Ci avviamo al drammatico anniversario dell’addio di Davide e la Fiorentina giocherà da quelle parti il 3 marzo, con tutte le implicazioni che l’anima produce. Prima, però, affronterà l’Inter in campionato e mercoledì l’Atalanta in Coppa, squadra che appunto ritroverà qualche giorno dopo per la venticinquesima giornata. Otto giorni ad alto contenuto emotivo, tre gare che diranno moltissimo circa le ambizioni europee della Fiorentina. 
Una parte considerevole dell’ambiente viola ha scelto da tempo quale strada seguire: precedenza assoluta alla Coppa. Perché manca un trofeo da 18 anni - l’astinenza da vittoria in casa viola ha raggiunto la maggiore età - e perché raggiungere l’Europa dalla Coppa è percorso più breve, anche se durissimo. Pioli non può sposare questo ragionamento, un allenatore non deve ragionare così, è il calcio a vietarglielo. Bene ha fatto il tecnico viola ieri in sala stampa a indicare la via, senza tentennamenti: “Le prime due partite sono ugualmente importanti, per la terza vedremo…”. Si riferiva alla possibile turnazione degli uomini:  così facendo ha ribadito e spiegato che lui non può  scegliere, campionato e coppa hanno la stessa valenza. “Abbiamo due obiettivi, speriamo di essere in corsa a lungo per questi traguardi”. Pioli non poteva che dire questo, anche per inviare un messaggio chiaro alla squadra e alla città, ma ci è piaciuto il modo. E’ stato perentorio. Ci dobbiamo aspettare una grande prestazione viola con l’Inter, così come con l’Atalanta perché più si respira il sogno europeo e meglio è. La Fiorentina ha il dovere di tornare protagonista a livello continentale se desidera migliorare la propria condizione generale. 
Inter e Atalanta stessa importanza, quindi niente turnover, quantomeno molto dolce. Una o due pedine al massimo tra domani e mercoledì, aggiustamenti da bilancino del farmacista, nessuna rivoluzione. E meno male. Pioli aspetterà la rifinitura di oggi per capire la condizione dei singoli. In attacco c’è Simeone che scalpita: l’argentino ha segnato un gran gol a Ferrara e poi ha dimostrato a Pioli di aver digerito la panchina e di aver reagito nel migliore dei modi. Queste risposte riempiono il cuore degli allenatori. Simeone a Ferrara, con la Roma in Coppa Italia, a Reggio Emilia ha segnato da subentrante, diventando un’arma per Pioli. Il Cholito però non può essere felice di questo status, al netto delle realizzazioni. Reclama una maglia e per quanto fatto vedere di recente se la meriterebbe pure. L’argentino ha possibilità di partire dal primo minuto con l’Inter. E Muriel? Dopo un avvio a razzo forse è leggermente in calo, ma il suo calcio serve come il pane a Pioli. Magari il colombiano potrebbe entrare in corso d’opera contro Spalletti e iniziare invece con l’Atalanta. Per Chiesa super lavoro, ma è il più giovane e il più forte, ora addirittura graduato. 
Otto giorni di passione, Firenze è pronta a viverli intensamente.