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PIZARRO: OPERAZIONE RECUPERO. LJAJIC E SEFEROVIC: RINNOVO PER ENTRAMBI. MALAGA NEL MIRINO VIOLA

di Mario Tenerani

Pizarro è un problema per la Fiorentina, ma non è detto che non venga risolto. La decisione del Pek di voler rescindere il cordone ombelicale con Firenze si basa su più motivazioni, non ultima quella di un forte disgusto provato di fronte a decisioni arbitrali avverse ai viola, clamorosamente errate. Ma c'è dell'altro: la voglia di chiudere la carriera all'estero, con un contratto più robusto, dal punto di vista economico, e la partecipazione alla Champions League. Visto che il nostro calcio ha meno appeal di un tempo, il nodo Champions per molti calciatori - non c'entra solo la Fiorentina in questa discussione - è diventato dirimente. Non solo: nel luglio scorso Pradè fu abilissimo nel tessere la tela Pizzaro. Il cileno era deluso dal City, cercava nuove molle propositive e il nuovo diesse viola, che conosceva il regista per i lunghi comuni trascorsi giallorossi, seppe toccare le corde giuste. Non fu facile per Pradè perché in quei giorni un altro amico del Pek, Luciano Spalletti, premeva per portarlo nella splendida San Pietroburgo. Lo Zenit, tra l'altro, ha veramente bisogno di un play maker in una mediana più potente che bella. Pare che in queste ore la sirena della ricca Russia della Gazprom si sia fatta sentire di nuovo, con una proposta molto allettante dal punto di vista economico. Del resto a Firenze Pizzarro, l'anno scorso, per rilanciarsi - e all'età di 33 anni - aveva accettato un ingaggio biennale inferiore al milione.
Questo scenario avrebbe sufficienti elementi per indurre a pensare che tra il cileno e la Fiorentina sia davvero finita. E invece proprio Pradè - magari con l'aiuto di Montella -, il più adatto tra i viola, a tessere una nuova tela, si sta preparando ad una pesante operazione recupero. Intanto la tattica è stata quella di dare tempo al deluso Pizzarro: non mettergli fretta e se possibile far raffreddare quel pensiero incandescente di rottura da Firenze. La pausa della nazionale che ha costretto Pizzarro a partire appena finito il campionato, sta aiutando il club viola. Al ritorno in Italia la Fiorentina affronterà la questione senza la pretesa di chiuderla in un giorno, ma pronta a consegnare un altro spicchio di tempo per la riflessione. Sembra che ci siano ancora margini di manovra per la società viola, insomma Pizzarro non avrebbe ancora pronunciato la parola addio, Nelle pieghe di questa incertezza, Pradè conta di infilarsi con la sua consueta diplomazia. Operazione recupero non facile, ma non impossibile. E la Fiorentina, prima di opporre un no ad un'eventuale richiesta di ritocco dell'ingaggio, vuole discuterne esaminando con calma le possibili pretese di Pizzarro, alle prese tra l'altro con un nuovo procuratore.
Continua, intanto, la trattativa per il rinnovo di Ljajic; questa manovra viene affrontata insieme alla questione Seferovic, ennesimo calciatore viola gestito dall'immancabile Fali Ramadani. Sono due elementi sulla quale la Fiorentina conta molto, anche se in periodi di maturazione diversi: Ljajic è esploso definitivamente quest'anno con i suoi 11 gol, Seferovic migliora a vista d'occhio a testimonianza che l'investimento allora fu giusto e che Montella aveva già capito tutto dal ritiro di Moena quando si espresse positivamente sul giovane centravanti, tanto da non voler farlo partire nel gennaio scorso. Ma la parentesi di Novara ha fatto bene a Seferovic. La Fiorentina per chiudere anche questa vicenda attende la fine dei play off della squadra piemontese.
Ljajic resterà ancora per qualche anno e troverà l'accordo con i dirigenti viola anche se sull'ingaggio si discute molto, ma alla fine tutto si risolverà: il giocatore ha innegabilmente un debito di riconoscenza con i Della Valle.
Capitolo Jovetic: i movimenti non ufficiali con la Juventus ci sono, del resto il montenegrino vuole restare in Italia e l'unica destinazione che accetta nel nostro Paese è Torino. Ma se il club bianconero pensa che la Fiorentina sia disposta ad accettare contropartite tecniche in compartecipazione, commette un grande errore: un esempio? Marrone piace molto ai viola (e non solo), ma se dovesse arrivare a Firenze sarebbe soltanto sulla base del cento per centod del cartellino alla Fiorentina.
Capitolo Joaquin: il giocatore è davvero ad un passo dalla Fiorentina e oltre ad essere un ottimo obiettivo, potrebbe rappresentare l'inizio di un percorso. Da mesi, infatti, Pradè e Macia seguono con attenzione il Malaga. La società iberica è alle prese con una grave crisi economica e in questo contesto si potrebbero concludere altri affari vantaggiosi.

Mario Tenerani
Il Giornale