PIZARRO VERSO L'ADDIO. GONZALO ASSENZA PESANTE. SASSUOLO ULTIMO OSTACOLO DI UN 2013 FANTASTICO PER LA FIORENTINA
Non un problema gigantesco, ma la somma di alcuni piccoli malumori hanno portato Pizarro lontano dal pianeta Fiorentina. Il cileno a Reggio Emilia non giocherà titolare, finirà in panchina, ma ieri si sussurrava che potesse addirittura non essere convocato. Quest'ultima possibilità sembra più difficile, ma non è da escludere. I mal di pancia di Pizarro sono cominciati nella primavera scorsa, dopo Fiorentina-Roma, con il clamoroso rigore - braccio di De Rossi - negato ai viola. Il centrocampista si lamentò del brutto andazzo italiano e da quel momento cominciò ad allontanarsi. Poi l'estate, col cambio di procuratore (oggi tornato a quello vecchio), e una brusca retromarcia. Eppure, niente è stato più come prima.
Qualche acciacco e soprattutto partite al di sotto dell'immensa bravura di Pizarro. Il cileno è apparso spesso imbronciato, insomma non più felice come un tempo. Sono lievitate le indiscrezioni: se la sarebbe presa, in Fiorentina-Verona (partita poi saltata per incidente nel riscaldamento), per la fascia finita sul braccio di Borja e non sul suo. E altro. I rumors che provengono dalla Fiorentina, narrano di un rapporto ormai sfilacciato. Naturalmente la società non rinnoverà il contratto a Pizarro e adesso, al contrario di pochi giorni fa, sta prendendo in esame anche l'eventualità di una sua cessione a gennaio. Del resto se Pizarro davvero non si trovasse più a proprio agio nella Fiorentina, sarebbe assurdo protrarre questa situazione. Il ruolo è molto delicato, nella squadra di Montella addirittura strategico. Per il tecnico viola il regista è fondamentale, tanto da aver provato Aquilani in quella posizione per garantirsi un vice-Pizarro all'altezza. Volendo ci sarebbe anche Ambrosini, validissimo elemento della rosa di Montella, ma che ha altre caratteristiche rispetto ai compiti di regia. Il mercato potrebbe venire incontro alle esigenze dell'allenatore: se pensiamo a Lodi, ad esempio. Il quadro sarà chiarissimo in giornata, quando Montella diramerà la lista dei convocati.
La perdita di Gonzalo, forse per più di un mese, è una mazzata per la Fiorentina. L'argentino è il difensore più forte, un vero leader difensivo. Ed è pure l'uomo da cui nasce la manovra viola alla fonte. Un'assenza pesante. Ma ora la stagione entra nel duro e gli incidenti cominciano a incidere sul bilancio generale di una formazione. Ultimo sforzo, Reggio Emilia: contro il Sassuolo di Di Francesco, una sorta di "fratello" per Montella, i viola dovranno cercare di mantenere il passo della Champions. Sarà l'atto finale di un 2013 fantastico, ma il 2014, grazie anche ai rinforzi che arriveranno dalle sessioni di mercato (invernale e estive) dovrà essere addirittura migliore. La mappa è tracciata: la Fiorentina mira a grandi obiettivi, il viaggio è appena cominciato.
Mario Tenerani
Il Giornale