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PRADÈ CONTAGIATO, ORA SI PUÒ RIVELARE IL SUO DRAMMA DURATO DUE MESI. ECCO L’IDENTIKIT DEL MISTER X VIOLA: TUTTO PORTA A PAQUETÀ. MA ATTENTI ALLA SORPRESA. BARONE, LO SCUDETTO PU ATTENDERE. MILENKOVIC VIA? RAMADANI, NIENTE SCHERZI

di Enzo Bucchioni

Lui ne è uscito, la sua famiglia quasi. Daniele Pradè è ancora scosso, ma sta bene, è tornato al centro Astori, sta gradualmente superando due mesi difficilissimi della sua vita, infettato dal virus e come se non bastasse con dentro il timore e il rimorso di essere stato lui a contagiare tutte le persone più care, le più vicine, quelle che ama, la moglie, la figlia. Ha temuto fortemente per sé, ma soprattutto per i suoi suoceri che alla fine ce l’hanno fatta fra tante sofferenze, ora ne stanno uscendo, ma è stata una prova durissima superata grazie anche a un centro di eccellenza come lo Spallanzani di Roma.

Oggi lo possiamo rivelare, possiamo violare la privacy perché ha deciso lui che era il momento per farlo. E ieri, per la prima volta dopo tanto tempo, abbiamo finalmente risentito al telefono anche la sua voce serena, sicura. Buon segno.

Ma Pradè ha trovato pure la forza di raccontarsi in Tv, di metterci la faccia per far capire tante cose alle molte persone che forse non si sono ancora rese conto fino in fondo cosa ha significato e cosa significhi questo maledetto Covid-19, come dovremo comportarci per il futuro. Una drammatica testimonianza umana, viva, commovente, emozionante che vale la pena di vedere oggi alle 13.30 su SkySport grazie anche alla sensibilità e al garbo di due giornalisti come Gianluca Di Marzio e Luca Marchetti, una garanzia.

Per due mesi siamo stati in apprensione per Pradè e con Pradè, abbiamo fatto il tifo, rispettando la sua privacy e cercando di depistare le domande più strane e anche le solite insinuazioni che purtroppo sono arrivate puntuali da più parti in radio e tv. Ma lo abbiamo fatto anche avvertendo quelli che continuavano a scrivere Pradè compra questo e quest’altro, tizio è già della Fiorentina, mentre lui era ricoverato e prostrato per la situazione. Più volte abbiamo scritto e riscritto su questo giornale online che il mercato della Fiorentina era assolutamente fermo. Non stava succedendo niente, tutto bloccato. Chi doveva capire…Purtroppo non hanno capito. Tranquilli, sono sempre i soliti. Pazienza. Peggio per loro. L’importante è che Pradè sia tornato alla sua scrivania e operativo con le sue idee e i suoi contatti.

La Fiorentina, comunque, ha pagato un dazio pesantissimo fra i giocatori, nello staff e fra le famiglie. Dodici infettati nella prima ondata, l’altro giorno altri sei. Per alcuni dello staff (a cominciare dal dottor Pengue, ma non solo) c’è stata tanta paura, con un dramma familiare.

E allora tornano alla mente le due assurde trasferte a Udine in una settimana, quando l’epidemia era già in atto e quando, soprattutto, i dirigenti della Figc e della Lega tardavano a intervenire. Possiamo dire che è passata? Lo speriamo vivamente anche se psicologicamente sarà dura tornare alla normalità.

E qui siamo ancora a discutere con gente che avrebbe ricominciato a giocare da tempo, che vorrebbe andare oltre le giuste precauzioni e le imposizioni delle autorità sanitarie. Ricordate cosa hanno sempre detto Commisso e Barone? “Prima la salute”. Di sicuro pensando e sapendo quello che stava succedendo in casa Viola.

E così, prima la salute, dovrà essere se il calcio (come ci auguriamo) riuscirà a ripartire con le giuste garanzie sanitarie. Intanto il governo ha varato un pacchetto di aiuti fiscali rinviando i pagamenti per le società a settembre, sospendendo i canoni di locazione degli impianti, allargando la cassaintegrazione agli sportivi che guadagnano meno di 50 mila euro lordi, istituendo un fondo salva sport con le scommesse sportive, cambiando la giustizia sportiva per disinnescare cause e ricorsi. Se il campionato non dovesse ripartire il calcio non fallirà.

Tornando al mercato però, nei giorni scorsi siamo tornati a parlarne. Praticamente da quando Barone è tornato operativo e da New York partono gli input di Rocco. Proprio Barone, lo sappiamo, in una intervista ha parlato di un Mister X molto forte che la Fiorentina starebbe trattando. La pista porta a Paquetà del quale abbiamo già parlato. Perché? Perché era una trattativa già impostata nello scorso mese di gennaio, perché piace fortissimamente a Rocco e perché gli intermediari stanno imbastendo una operazione interessante con il Milan che deve cambiare molti giocatori per l’arrivo di Rangnick in panchina. Il lavoro è iniziato, ma la trattativa vera e propria ancora no. C’è da convincere il giocatore che sembra disposto ad ascoltare contrariamente a quanto fatto quattro mesi fa. Ma, siccome Barone è furbo, potrebbe anche essere un depistaggio e in realtà il Mister X potrebbe invece essere un regista di grande livello, non più giovanissimo, ma una garanzia. Il tempo per lavorare e per parlarne non manca e non mancherà, non è certo un’operazione in chiusura. Intanto però, se permette caro Joe, eviterei in futuro di parlare di scudetto. E’ roba da maneggiare con cura, conosco presidenti che regola numero uno, vietano questa parola a tutti i dirigenti e giocatori. Anche il Fratellino a pallini che conta, cioè Ddv, si lasciò sfuggire la parolina, i tifosi che sognano, sperano e poi quando lo sentono dire ci credono, lo scudetto glielo hanno rinfacciato per anni. Mentre scrivo, per fortuna, ci ha pensato Rocco a scherzarci su chiedendosi se Joe avesse bevuto prima dell’intervista…Siamo d’accordo, presidente. Certe cose almeno per 2-3 anni lasciamole perdere, poi vediamo come butta e caso mai ne riparleremo.