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PRANDELLI È PRONTO. IACHINI: IO NON MI DIMETTO. LA SOCIETÀ GLIELO HA CHIESTO, MA LUI NON MOLLA. È CONVINTO DI FARE UN BUON LAVORO. PARMA DECISIVA, LA SQUADRA È SPACCATA. ROCCO RIFLETTE E PENSA SEMPRE A UN TOP ALLENATORE

di Enzo Bucchioni

Nella confusione che regna in casa Viola, se direttore generale fosse il compianto Mike Bongiorno, oltre a far funzionare meglio le cose, per decidere passerebbe direttamente alle buste.

Busta numero uno, Iachini vince a Parma e salva la panchina.

Busta numero due, Iachini pareggia imponendo il gioco si salva.

Busta numero tre, Iachini perde o pareggia male, sarà esonerato.

Scherzi a parte, non prendiamoci mai troppo sul serio, la situazione descritta non è molto diversa dalla realtà viola. Anzi.

Da domenica sera, nel post sconfitta romana, in Fiorentina tutti sono convinti che Iachini andrebbe messo in una sorta di lockdown della panchina, ma Iachini è ancora al suo posto come vi avevamo anticipato conoscendo i nostri polli viola.

Chi decide? Pagliuca, avrebbe risposto Boskov. Più o meno come è successo durante questa settimana. Decide Pagliuca, in pratica nessuno.

O meglio, Rocco dovrebbe decidere e decide di non decidere e chi dovrebbe decidere al suo posto non decide perché se decide e Rocco non vuole che decida… Antani come fosse Antani. Siamo alla supercazzola applicata alla panchina viola.

Nessuno, in sostanza, ha avuto il coraggio di mandare via Iachini, le alternative per Rocco non erano convincenti e l’allenatore non si è dimesso.

Vi abbiamo già raccontato tutto e vi confermiamo che lunedì erano stati indirettamente contattati anche Allegri e Sarri (no, grazie) e che Spalletti aveva già fatto sapere le sue perplessità.

Quindi?

A 48 ore dalla gara di Parma, siamo ancora tutti qui con BraccoBeppe Show.

Le hanno provate di tutte per mandarlo via. A un certo punto, durante un burrascoso faccia a faccia, la leggenda narra che Joe Barone abbia messo Iachini di fronte alle sue responsabilità con tanto di situazioni, circostanze e numeri, invitandolo fortemente e decisamente a dimettersi. Cosa avreste fatto voi?

Esattamente quello che ha detto Iachini: si dimetti lei Fantocci. In Italia, spiegatelo a Joe Barone, non si dimettono neppure gli amministratori di condominio…

L’allenatore, ovvio, si è difeso strenuamente, è convinto di aver fatto un buon lavoro, per lui la squadra sarebbe pronta a decollare. Verso dove non si sa, ma comunque non si è dimesso e mai lo farà. E scusate la rima.

Cacciatemi voi, caso mai, avrebbe giustamente ribattuto e ripetuto. E la sensazione che l’allenatore si voglia davvero far mandare via è forte, l’idea di far giocare in attacco Ribery e Callejon resta un segnale da leggere. Se una formazione del genere dovesse ripetersi anche a Parma sarebbe una prova provata.

In attesa, in questa settimana bollente, il pentolone viola ha continuato a buttar fuori vapori, ma anche “eruttò lapilli e lava” (cit. Guccini).

E lo spogliatoio che dice? Già che dice? Peste e corner, visto il tema.

La spaccatura sarebbe evidente da tempo, paradossalmente la conferma di Iachini invece di soddisfare e calmare, ha fatto esplodere. Le divisioni si sarebbero poi acuite per la vicenda Chiesa-capitano e per la sconfitta con la Sampdoria e non fatevi incantare dagli abbracci, dalle smentite o quant’altro. Guardate piuttosto le facce dei giocatori, se ne trovate una serena vuol dire che siamo su Scherzi a parte.

Allora, cosa succederà?

Se Rocco sceglierà la busta uno o la busta due, Iachini si salverà fino a nuovo ordine. In fondo il ragionamento dello zio d’America è sempre più o meno lo stesso, in soldoni dice questo: arrivare noni o dodicesimi non cambia nulla e questa squadra non avrà problemi di zona retrocessione. Questo lo dice lui. Comunque sarebbe un’altra stagione buttata, anzi temo che comunque sia già una stagione buttata. La seconda dell’era Commisso. Ma non è detto che vada così.

E se invece Iachini dovesse essere esonerato?

I manager hanno continuato il lavoro di screening cercando di capire quali allenatori potrebbero fare al caso viola e soprattutto per dare immediate soluzioni a Rocco nel momento in cui sabato sera chiedesse delle teste. Il nome di Montella è circolato come ipotesi soprattutto perché è sotto contratto, lui aveva detto ad amici di essere pronto a tornare, ma fino a ieri mattina nessun dirigente viola l’aveva cercato. Ieri sera, purtroppo, è stato contattato per le condoglianze per la morte del padre. Condoglianze alle quali ci uniamo anche noi.

Cresce fortemente l’idea Prandelli, accarezzata da subito come riferito martedì scorso. La sua storia parla chiaro, Firenze lo riabbraccerebbe volentieri, lui ha tanta voglia, non vedrebbe l’ora di mettersi alle spalle anni difficili ripartendo da dove ha fatto meglio in carriera. Sarebbe pronto al punto da accettare anche un incarico a scadenza, fino a fine stagione, e questo agevolerebbe non poco la scelta. La Fiorentina prenderebbe un allenatore gradito a tutti e si terrebbe le mani libere per il futuro. Qualcuno dice che un contatto ci sarebbe già stato, gli interessati negano, ma è tutto normale. Rocco ha conosciuto Prandelli di recente, durante l’ultimo soggiorno in città, pare che i due si siano piaciuti. Vedremo. Non ripeto per pudore giornalistico l’elenco degli allenatori liberi da dove in genere si pesca a piene mani per creare suggestioni. Tanto sono i soliti. Vi dico che per quel che so io, siamo assolutamente in alto mare a livello decisionale perché il discorso è sempre lo stesso. Rocco ha detto ai suoi manager: o mi portate un top-allenatore o niente. Il problema è che un’operazione del genere oggi è impossibile e allora si aspettano gli eventi.

Rocco caccerà Iachini soltanto se non ne potrà fare a meno (busta numero tre), in quel caso e con calma, non prima di lunedì (c’è la sosta), si stringerà il cerchio e che il dio del pallone ce la mandi buona.