PRENDERE POSIZIONE IN LEGA
C’è movimento intorno al mondo del calcio. I presidenti hanno finalmente capito che non possono più tirare a “campare” e c’è bisogno di un rinnovamento per non portare il sistema al collasso. Le assemblee di Lega, quindi, iniziano a diventare infuocate, ogni votazione diventa cruciale e si possono spostare equilibri importanti. La Fiorentina può finalmente far sentire la sua voce, può prendere posizione e soprattutto può trovare nuove alleanze. Il primo scoglio è la scelta del presidente di Lega: avanti con Maurizio Beretta?
Milan e Juventus si sono alleate per sostenerlo, l’Inter capeggia il gruppetto di quelli che sono contro con Paolillo capopopolo. E la Fiorentina? Diego Della Valle ha dato consigli da lontano ma nel palazzo di via Rosellini non è mai voluto entrare. Andrea che come lui ha il “daspo” ha sempre avuto una sorta di allergia per la politica del pallone mandando avanti Mencucci o l’avvocato Montagna. L’idea del club viola è quella di continuare a stare in disparte finchè il consiglio federale non chiarirà la posizione di Mencucci. Scelta moralmente condivisibile, ma non si può trovare un sostituto? Nel frattempo gli altri club vanno avanti lo stesso con le loro trame, per non restare con il cosiddetto “cerino” in mano. Anche questo è un aspetto da prendere in considerazione molto presto. Perché in campo ci vanno i giocatori, ma fuori i dirigenti devono fare i dirigenti. La situazione è drammatica, la legge sugli stadi è finita nel dimenticatoio, i tifosi si stanno disamorando, le televisioni non hanno più intenzione di farsi spolpare dai club. Non ci sono soldi per nulla.
Farsi riferire le cose è pericoloso. Firenze non può staccarsi dal mondo deve combattere insieme agli altri.
Laura Bandinelli
giornalista de La Stampa