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PRIMO GIORNO DI RITIRO (ANCHE PER KEAN) E UN CLIMA INTORNO ALLA FIORENTINA DA RICOSTRUIRE. PRIORITÀ CENTROCAMPO, LA DIFESA RICOMINCIA DA TRE

di Tommaso Loreto

Almeno a giudicare dai (tanti) messaggi arrivati nel corso delle dirette su Radiofirenzeviola il primo giorno della nuova Fiorentina targata Palladino non ha acceso troppi entusiasmi. Non solo il mercato in questo momento influenza, al ribasso, speranze e aspettative, ma anche una certa sfiducia impossibile da ignorare. Con la quale dovranno gioco forza confrontarsi i dirigenti nel corso di questi giorni di contatti e mercato ancora sonnacchioso (un po' per tutti a dire il vero)

L’operazione Kean e le recriminazioni sugli affari con la Juventus - Di certo in tanti si sono interrogati su come la scommessa legata al nuovo attaccante sia stata chiusa con tempi e disponibilità non registrate in altre occasioni (come del resto avvenuto per l’inseguimento a Zaniolo) ma l’accelerata per Kean è da leggere anche nell’ottica delle indicazioni del tecnico che in mezzo a tanti giovani fin da ieri può almeno lavorare sugli schemi offensivi con un sicuro interprete, se non il principale, della prossima stagione.

Priorità sul centrocampo - Così mentre da mercoledì sarà possibile assistere ai primi allenamenti a porte aperte (che si ripeteranno anche giovedì e sabato alla vigilia della prima amichevole con la Primavera di Galoppa) adesso Pradè e Goretti devono intervenire soprattutto a centrocampo, dove l’avvicinamento degli ultimi giorni con il Wolfsburg per Vranckx è stato sensibile. Oltre il belga restano Brescianini e Thorstvedt i nomi più seguiti ma intanto i recenti contatti ripresi per Gudmundsson (obiettivo già dello scorso mercato invernale) possono regalare nuove speranze ai meno convinti della ripartenza viola. Certo, la Fiorentina dovrà fare i suoi conti anche con le cessioni (e molti dei partenti quali Ikonè, Nzola, Brekalo o Sabiri erano ieri di rientro al Viola Park)

La difesa ricomincia da tre - Milenkovic, Quarta e Ranieri, sulla carta sono i tre titolari della retroguardia a tre che immagina Palladino. In uno scenario del genere i viola si muovono, e si muoveranno, in cerca di alternative a un trio del quale il tecnico si fida. Anche in questo reparto l'eventualità di un'offerta può cambiare gli scenari, magari se qualcuno si facesse vivo per Milenkovic, ma più che al centro la Fiorentina farà bene ad alzare il più possibile le barricate su Kayode, perché quello sì che suonerebbe come uno schiaffo alle ambizioni.