PROMEMORIA DELLE REGOLE VIOLA PER AMAURI
Benvenuto Amauri, ecco alcune piccole regole per vivere serenamente a Firenze senza rientrare nel club dei “lavativi”, termine che prendo in prestito dall’affabile Mencucci.
Regola numero uno: quando hai finito l’allenamento, concediti al massimo un aperitivo analcolico poi tira diritto verso casa (o albergo) senza cedere alla tentazione della movida fiorentina. Puoi pure andare al ristorante, ma ricordati: alle dieci si paga il conto e si saluta.
Regola numero due: se tua moglie si annoia a casa cerca di toglierle dalle mani il computer: c’è chi ha utilizzato Facebook in maniera insensata. Chissà perché mi viene in mente Cerci!
Siamo alla regola numero tre e parliamo di divieti di sosta. Cerca di non far imbufabilire i vigili urbani e rispetta le regole della Ztl. Firenze è piccola, i tassisti diffonderebbero la notizia quasi in tempo reale.
Punto quattro: non farti avvicinare da sconosciuti e sconosciute. Stai sostituendo uno che ha compromesso il rapporto con un’intera città proprio per un errore come questo.
Ultimo consiglio: porta a Firenze tutti i tuoi affetti e scordati l’idea di fare il pendolare. I treni costano e se incroci Kharja rischi di finire su You Tube o su qualche altro sito.
PS: Se hai bisogno di qualcosa ci sono sempre i dirigenti della Fiorentina. Vabbè, perdonali se non ti hanno avvertito che sulla strada che ti portava a Firenze c’era lo sciopero dei Tir! Su altre questioni sapranno fare di sicuro meglio.
Laura Bandinelli
giornalista de La Stampa