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PROVA DI MATURITÀ... O DI MEDIOCRITÀ

di Leonardo Petri

A Verona e' in gioco qualcosa in piu' dei semplici tre punti. Domani pomeriggio, al Bentegodi, la Fiorentina va alla ricerca della propria maturità, della consapevolezza di essere in grado di ripetere, per determinazione, approccio alla gara, continuità, le prestazioni a cui ci ha abituato al Franchi. E non e' un esame da poco perché finora, al netto dei tanti giustificati complimenti, la classifica della Fiorentina e' discreta ma frutto esclusivo di quanto raccolto a Firenze dove, come tutti sanno, ha ottenuto dieci dei suoi undici punti complessivi. Ovviamente c'è, fra la critica, chi ritiene che questo squilibrio dipenda essenzialmente dal calendario (in trasferta i viola hanno incontrato Napoli e Inter, oltre al Parma) ma trovo che, anche fosse, la gara sul campo del Chievo continuerebbe a rappresentare un momento fondamentale per capire chi e cos'e realmente la Fiorentina. Si, perche' tanto per non girarci intorno, al momento la media punti viola e' ancora non del tutto sufficiente a garantire aspirazioni di grandezza e migliorare fuori casa servirà a capire se davvero quest'anno l'Europa potrà essere l'obiettivo o se andremo incontro ad una stagione di aurea mediocrità (bel gioco, buone prestazioni, qualche bella vittoria  ma pochi punti e k.o. dolorosi). Per questo mi aspetto che la squadra di Montella, a Verona, giochi una grande partita, faccia valere la sua maggior qualità tecnica,  imponga il proprio modo di stare in campo, a prescindere da chi giocherà, dalla formazione che sceglierà Corini e dalle condizioni del campo che, come spesso accade al Bentegodi, non si annunciano perfette. Detto questo ho opinioni precise su chi dovrebbe giocare. El Hamdaoui certamente in attacco, gli concederei un bel po' di gare da titolare per capire se a gennaio potrà ancora essere lui il bomber o servirà tornare con urgenza sul mercato. Farei riposare sia Fernandez che Cuadrado (reduci dalle nazionali) a favore di Migliaccio (piu che di Romulo) e Cassani. Riproporrei la difesa con Roncaglia, Rodriguez e Tomovic. Infine il capitolo Aquilani. Aspetto con fiducia che sia a posto, per valutarlo nei prossimi mesi, poi a gennaio, anche per lui, farei delle valutazioni, per capire se e quanto può aiutare questa squadra. Se le valutazioni saranno positive benissimo, altrimenti, forse, varrebbe la pena di pensare a qualcuno, anche in mezzo, che possa dare un contributo maggiore.

Leonardo Petri