QUARANTAMILA ANIME VIOLA PRONTE A FAR VOLARE LA FIORENTINA. PIZARRO OK, BORJA POTREBBE FARE IL TREQUARTISTA DIETRO ROSSI
Ci siamo, Firenze non vede l'ora di essere già a domani alle 15 quando Rizzoli fischierà il via di Fiorentina-Juventus. Cancelli aperti alle 12,30 e coreografia degna del passato. Quarantamila anime viola si accingono a far volare la Fiorentina.
Per la prima volta nella storia di questa sfida non ci saranno le barriere: la società viola è sicura della maturità del proprio pubblico e ne è anche orgogliosa, ma è chiaro che le raccomandazioni in tal senso si sprecano. Il Franchi è diffidato: la minima sciocchezza sarebbe pagata a caro prezzo dalla Fiorentina.
Montella ha mischiato molto le carte in questi ultimi allenamenti. Meno di sempre vuole dare vantaggi e ha ragione. Ha due moduli nella testa: l'albero di Natale (4-3-2-1) e il 3-5-2 o 3-5-1-1 ormai marchio di fabbrica della Fiorentina.
Il tecnico pensava di avere Pizarro acciaccato e invece il cileno, che aveva saltato l'impegno con la sua nazionale, non ha accusato nessun problema muscolare, ma solo un lieve fastidio al ginocchio. Ieri si è allenato benissimo, al contrario di Ilicic e Rebic che lamentano ancora delle criticità fisiche. Dunque, il regista sta bene e allora rinunciare ad una fonte di gioco simile sarebbe rischioso. Così come sarebbe un errore, forse, fare a meno di Ambrosini, al centro di un periodo di forma strepitoso.
Per contrastare la squadra più forte del campionato serve un Fiorentina imbottita della sua qualità migliore. Occorre il centrocampo titolare. Ecco perché Montella, tra le varie soluzioni, studia quella modello Genova con i rossoblu, quando il rombo viola vide Borja Valero sulla trequarti. Il risultato fu un secco 2-5 e la Fiorentina avrebbe potuto segnare anche qualche gol in più... Borja pendolo alle spalle di Rossi garantisce ragione e imprevedibilità. E poi, senza Ilicic e Rebic, per fare il 3-5-1-1 come alternativa resterebbe solo Joaquin. E' vero, c'è anche Mati Fernadez, ma la sensazione è che lui venga considerato come elemento da giocarsi in corso d'opera, uomo in grado di spezzare la partita.
Un altro sotto la lente di ingrandimento è Vargas: il peruviano oltre ad aver perso molti chili, viene descritto con un furore agonistico degno del tempo che fu. Lavora come matto in palestra: arriva prima degli altri e va via per ultimo. Una volontà stile Rocky Balboa. Montella potrebbe anche puntare su di lui, eventualmente per un 4-3-3 se cambiasse schema o comunque per un cambio utile a modificare l'andamento della gara.
In tribuna fino all'ultimo ci sarà la suspence per l'arrivo di Diego Della Valle. Nessuno giura sulla sua presenza, ma tutti sperano di vederlo sbucare dalle scalette un paio di minuti prima del calcio d'inizio.
No, Fiorentina-Juventus, non sarà mai una partita come tutte le altre...
Mario Tenerani