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QUATTRO BOMBE PER L’EUROPA

di Stefano Prizio

La citazione  nel titolo è d’obbligo, in molti infatti, arrivando la Salernitana al Franchi, avranno rimandato la memoria a quell’odiosissimo episodio del 1998, quando la Fiorentina subì la bomba carta  a Salerno nella gara col Grasshopper (causa squalifica del Franchi), ma contro ogni  buon principio del diritto, sportivo e non, si vide assegnato lo 0 a3 a tavolino che le costò l’uscita dall’Europa.

Stavolta le ‘bombe’ sono state quattro, ma non vigliacche bensì di quelle buone, che s’infilano nella rete causa genio pedatorio di chi le sgancia.Bombe gioiose quindi, come la prima, firmata Bonaventura che sblocca una gara tra viola e ospiti iniziata con la sordina.Poi come le due di Vlahovic, tornato in campo dopo una botta, dimostrando grandi doti etiche oltre che tecniche, poiché qualcuno lo vorrebbe già gobbo ( o d’altrui colore) in pectore.

E meno male che Dusan zoppica, perché alla prima palla ghiotta, vede la porta e sgancia un bolide che, complice Belec, s’infila sotto il montante.Lanciando il già grande bomber viola, al secondo posto, dietro al solo Lewandosky per reti segnate in questo suo anno di grazia 2021, il gruppo viola fa in tempo anche a segnarne un’altra, chiudendo con un poker la pratica Salernitana, dimostratasi, per la verità, ben poca cosa.

Un’oretta dopo la fine della partita, la Juventus pareggia col Venezia, lasciando la Fiorentina sola al quinto posto in classifica.Nel dopo gara il Ds Pradè parla di ‘esame di maturità superato’. Poi mette un po’ le mani avanti invitando l’ambiente a ‘restare coi piedi per terra’. Ma se è vero che nel calcio contano i numeri, la Fiorentina, quinta in solitaria a due gare  dalla fine del girone di andata, prima di Natale i viola incontreranno il Sassuolo al Franchi ( diventato un fortino) per poi andare a Verona.

La Fiorentina, dicevamo, ha 30 punti in cascina, un girone e due gare da giocare, la Juve e le romane dietro, può quindi a buonissima ragione considerare l’Europa più che  alla portata. E per gli ottimisti e sognatori ( presumibilmente coloro ai quali si rivolge il buon Pradè) può e deve guardare anche un po’ più in su, ma in verità, bisognerebbe che una delle prime quattro del torneo, tutte più forti dei viola,  incappasse in una serie molto negativa.

E comunque sarebbe necessario che nel mercato invernale che a breve aprirà, il club gigliato colmasse la differenza di potenziale che lo divide dalle prime della classe. Probabilmente occorrerebbe un combinato disposto delle due suddette cose, con pure una spruzzata di buon ‘culo’. Ma senza diventar golosi, che fa male, specie sotto le feste, ora è il tempo di godersi questa squadra, questo Vlahovic ( perché prima o dopo lo vedremo altrove), questo allenatore che gestisce il gruppo alla grande, questo club e questo proprietario e i loro, anche inattesi risultati, già perché ad inizio campionato l’Europa pareva una chimera.Adesso è lì, più vicina che mai. Rocco tocca te, decidi per il meglio.