RAMADANI INDAGATO. LA FIORENTINA FORNISCE I DOCUMENTI DELLA CESSIONE DI CHIESA. LE DENUNCE DI ROCCO SONO SERVITE. VLAHOVIC VIA SOLO A GIUGNO. IKONE VIOLA, TUTTO FATTO. LA COPPA ITALIA È UN OBIETTIVO PER L’EUROPA
Il nucleo tributario della guardia di finanza è piombato anche nella sede della Fiorentina per acquisire tutti i documenti necessari a una grande inchiesta partita dalla procura della Repubblica di Milano che vuole fare chiarezza sull’attività finanziaria dei procuratori del calcio e in particolare fare luce su presunti reati di carattere fiscale.
Nel mirino, per ora, ci sono Fali Ramadani, potentissimo procuratore albanese, da tempo in rapporti di lavoro con la Fiorentina, l’uomo al quale anni fa, all’epoca dei Della Valle, sarebbe stata consegnata la famosa lista pubblicata dal New York Times per la cessione dei cinque giocatori viola più importanti fra i quali Vlahovic, tuttora agente di Milenkovic, e il suo braccio destro italiano Pietro Chiodi.
I due indagati per evasione e riciclaggio, secondo i magistrati milanesi non avrebbero mai versato soldi al fisco italiano in diverse operazioni calcistiche che secondo alcune indiscrezioni si aggirerebbero attorno ai sette milioni di provvigioni varie.
Per dare un’idea delle dimensioni dell’inchiesta, sono ben undici le società calcistiche di serie A e di serie B visitate dalla finanza che ha sequestrato tutta una serie di documenti fiscali e non solo.
E’ bene sottolineare subito che la Fiorentina non è assolutamente indagata, rientra nell’inchiesta indirettamente, solo per la cessione di Federico Chiesa alla Juventus avvenuta nel settembre dello scorso anno.
Fali Ramadani è stato il regista di quel trasferimento, ma per quello che è dato sapere ed è filtrato dal segreto istruttorio, nel mirino ci sarebbe anche il trasferimento da 70 milioni di Pjanic dalla Juventus al Barcellona. E sicuramente altre operazioni che dovrebbero venire a galla nel corso del lavoro dei magistrati e della guardia di finanza.
Ramadani fra i personaggi più noti ha la procura anche di Koulibaly e Sarri. E’ stato lui a chiudere l’operazione per il passaggio dell’allenatore dal Chelsea al bianconero.
A indagare sono i magistrati Romanelli e Polizzi della procura di Milano e secondo indiscrezioni questa su Ramadani e Chiodi potrebbe essere solo l’inizio di un lavoro molto più vasto sul mondo del calcio e dintorni, un mondo notoriamente borderline dove girano troppi soldi e non sempre in modo trasparente.
Facendo salva e tenendo salda la presunzione di innocenza dei due indagati, secondo indiscrezioni appunto, non sarebbero state pagate imposte in Italia e da qui il reato di evasione. Ma le somme incassate con le commissioni per il trasferimento dei giocatori, sarebbero finite in paradisi fiscali e da qui l’ipotesi di riciclaggio formulate dai due magistrati milanesi.
Se a questa indagine uniamo quella della procura della Repubblica di Torino sulle plusvalenze fittizie derivanti da una sessantina di trasferimenti di calciatori per i quali sono attualmente indagati i maggiori dirigenti della Juventus e che potrebbe allargarsi anche ad altri soggetti e club, è evidente che si sia finalmente deciso di indagare su molti aspetti del pianeta calcio ritenuti inesplorati e misteriosi.
Dobbiamo dare atto al presidente della Fiorentina Rocco Commisso che più volte pubblicamente e coraggiosamente ha messo l’accento su storture finanziarie, mancanza di regole o regole non rispettate, sul ruolo dei procuratori e degli intermediari, sulle commissioni folli e gli intrecci non sempre limpidi che avvolgono questo mondo e se qualcuno ha deciso di andare a vedere come funziona il sistema sia il benvenuto. E un po’ di merito forse è anche di Rocco.
Per quel che ci riguarda non abbiamo mai perso un’occasione per sottolineare la poca trasparenza di un sistema e ancora una volta per fare chiarezza è dovuta intervenire la magistratura ordinaria perché la magistratura sportiva è autoreferenziale, risponde al suo stesso mondo, e quasi sempre fa come le famose tre scimmiette.
In attesa del lavoro della magistratura e sottolineando ancora una volta la presunzione di innocenza degli indagati che in teoria potrebbe anche essere tutti quanti prosciolti in istruttoria, ci auguriamo che chi ha deciso di accendere un faro sul calcio vada fino in fondo senza guardare in faccia nessuno, analizzi anche altri aspetti che non sono ancora stati toccati perché sono i tifosi a chiederlo, stanchi di un gigantismo finanziario che non regge più al confronto con il mondo reale.
In attesa, non resta che godere dello straordinario lavoro fatto da Italiano e dalla sua Fiorentina. Quinto posto in classifica frutto di gioco e personalità, di una squadra che segue fortemente il suo allenatore in un percorso di crescita costante.
Squadra che la società, come vi abbiamo anticipato più volte, ha deciso di potenziare nel mercato di gennaio con un esterno offensivo e un centroavanti.
Per l’esterno è fatta. Dobbiamo sottolineare per prudenza, come sempre nel mondo del calcio dove la parola non esiste, che l’affare è davvero chiuso solo al momento del deposito del contratto, ma Jonathan Ikonè è davvero viola. La grande partita giocata in Champions dal ragazzo francese ha eccitato solo quelli che non lo conoscevano, ma l’accordo con lui è saldo (due milioni o quasi per quattro anni e mezzo), ma anche quello con il Lille è cosa fatta e si stanno scrivendo solo postille nel contratto. Se Ikonè si ambienta in fretta è un grande colpo tecnico, ma anche un affare (quindici milioni più bonus e percentuale sulla rivendita) economico.
Qualche dubbio in più, invece, è sorto per Borja Mayoral. Non per il giocatore o il Real, tutto era praticamente stabilito, ma per la Roma. La società giallorossa ha infatti in mano un prestito fino a giugno e fino a cinque giorni fa era intenzionata a interrompere il rapporto con Mayoral a gennaio su pressione del suo allenatore. Dopo il gol in coppa e un paio di prestazioni buone l’allenatore ci ha ripensato? Non è chiaro, ieri sera ha giocato ancora titolare, ma sembrerebbe strano dopo quattro mesi di epurazione. In attesa, la Fiorentina ha sempre gli occhi su Scamacca, ma l’operazione caso mai sarà per l’estate. E Berardi, come già detto, è in stand-by e non se ne farà nulla se il Sassuolo continuerà a chiedere 35 milioni.
Vlahovic? Mi sento di dire che vederlo andar via a gennaio a questo punto è quasi impossibile. Le inchieste, la crisi economica e molto società in un momento difficile, inducono a pensare che un’operazione del genere, così costosa, non la possa fare nessuno. Senza dimenticare che il primo a non voler andar via a gennaio è il ragazzo, tutto proiettato sulla prossima estate.
Restando sul mercato di sicuro uscirà Amrabat, vuole giocare e sarà accontentato, magari con un prestito oneroso e obbligo a determinate condizioni. Vedremo.
Fuori dal progetto anche Kokorin, ma l’abbiamo detto mille volte. Spunterà un amatore? La Fiorentina lo spera.
E domani c’è la coppa con il Benevento. Turn over sì, ma con giudizio. Questa partita è importante, Italiano e la squadra lo sanno bene. La coppa Italia può diventare un’occasione, nelle sfide dirette la Fiorentina può battere chiunque e arrivare in fondo vorrebbe dire conquistare l’Europa. Una strada da guardare con grande attenzione.