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RASSEGNIAMOCI A PERDERE JOVETIC... MAGARI ARRIVA DESTRO...

di Mario Tenerani

Ci sono percorsi non definiti, ma è come se lo fossero. Storie per le quali la scena finale è simile a tante altre: Stevan Jovetic ha da poco firmato il rinnovo contrattuale con la Fiorentina, scadenza 2016, Andrea Della Valle ha dichiarato di voler costruire la squadra viola intorno all'attaccante, ma il montenegrino ha dato segnali di mal di pancia che lo porteranno ad andarsene. Lo sanno bene alcuni suoi compagni che nel finale di stagione li hanno intercettati.
Il problema, infatti, è molto semplice: un valore aggiunto come Jovetic ha un senso solo se è completamente convinto del progetto che sta nascendo e se poi se la sente di giocare ancora un anno-due col rischio di non qualificarsi per l'Europa, men che mai per la Champions.
Due stagioni fa Stevan, durante la bella avventura continentale, segnò 5 gol e risultò uno dei miglior under 20 della Coppa dei Campioni. Una vetrina sontuosa alla quale si rinuncia a fatica quando si è giovani in carriera. Ecco qual è il nodo da sciogliere: Jovetic è ancora dentro la Fiorentina oppure no?
I segnali che arrivano spingono per la seconda ipotesi. Il montenegrino è anche solleticato dai tanti corteggiamenti di club inglesi e spagnoli. In Italia c'è il Napoli di De Laurentiis che cedendo Lavezzi potrebbe farsi avanti, ma i Della Valle se scegliessero di privarsi di Jovetic, mai lo darebbero all'interno dei confini nazionali. Sarebbe un errore.
La sensazione è che dovremo rassegnarci a salutare Jovetic: la società viola, una volta sondato lo stato d'animo del giocatore e in presenza di un'offerta da 30 milioni - il ragazzo li vale tutti per età, talento e capacità di segnare - non si farà molte domande e lo cederà. Purtroppo oggi la Fiorentina non può reggere il confronto in Italia con le tre grandi e in Europa ancora peggio. Un conto è giocare il mercoledì ai Campini, un altro in un sontuoso stadio continentale.
Non c'è niente di male nel vendere, soprattutto quando non si ha nello scudetto, e neppure nella Champions, un obiettivo da aggredire. C'è tanto di sbagliato, semmai, nel fallire gli investimenti dopo una cessione eccellente. Pradè, che sta lavorando duramente, senza un attimo di respiro, si ritroverebbe un bel tesoretto per le mani e con quello potrebbe puntellare la Fiorentina nei suoi punti strategici. Se Montella sarà davvero il nuovo allenatore, la riserva sarà sciolta nelle prossime 48 ore, servirà una formazione giovane e affamata di successo. Un attaccante come Mattia Destro, inseguito da Milan, Juventus e addirittura Inter, società nella quale è cresciuto e dalla quale incredibilmente è stato ceduto, sono sulle sue tracce. Ma Firenze e la Fiorentina potrebbero mettere sul piatto una carta decisiva: qui Destro giocherebbe sempre, amichevoli comprese. Altrove no. E a quell'età mordere l'erba in campo diventa determinante per crescere ed esplodere definitivamente.
Poi con gli altri soldi, Pradè potrebbe acquistare un altro attaccante di peso, un uomo-gol e un centrocampista.
Non sarebbe gradevole veder partire Jovetic, ma con un'ottima campagna acquisti il morale si rialzerebbe subito. Poi perché non  chiedere a Macia di andare a scovare nel mondo un nuovo Jovetic di 17-18 anni. In fin dei conti la sua missione è proprio questa. 
 

Mario Tenerani

giornalista de Il giornale della Toscana