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“RESTERO’ A FIRENZE PER MESI”: QUANDO UNA FRASE BASTA PER DIRE TUTTO. ROCCO IS BACK, TRA MERCATO E PROGETTI PER DIVENTARE GRANDI. CUTRONE IN BILICO, IL PROBLEMA SI CHIAMA RINNOVI. SI’ AL CENTRO SPORTIVO, CON 10 CAMPI D’ALLENAMENTO

di Leonardo Bardazzi

“Starò a Firenze qualche mese”. A volte basta una frase per dire tutto. In mezzo secondo Rocco Commisso ha fatto capire quanto importanti siano i suoi piani sulla Fiorentina. Non si lascia casa, non si lascia un’azienda che fattura miliardi di dollari se non si ha un grande progetto in testa. E quel progetto è viola. 

Stadio, centro sportivo, squadra: Rocco is back, e ora vuole tutto. Subito sarà impossibile, ma questo periodo fiorentino servirà a tracciare la strada. Il mercato è aperto, le ipotesi sul tavolo di Pradè sono molte. Gran parte del lavoro, è vero, è stato fatto, ma in questi 20 giorni non mancheranno sorprese. La prima, la più attesa, potrebbe essere l’attaccante che tanto aspetta Iachini. L’idea che sta prendendo corpo è rinunciare a Cutrone e rilanciare per qualche obiettivo, uno dei quali potrebbe essere Piatek. Patrick ha un riscatto fissato a 20 milioni, risparmiando questi si potrebbe finanziare buona parte dei soldi che chiede l’Hertha Berlino. Ipotesi (non l’unica) su cui i dirigenti viola lavoreranno con Commisso. A lui, come sempre, l’ultima parola, sempre tenendo ben presente che la precedenza ce l’hanno le questioni contrattuali di Chiesa, ma anche di Milenkovic e Pezzella. Su Fede la questione è chiara: il rinnovo è lontano, le offerte non ci sono. L’ideale, in tutta onestà, sarebbe salutarsi qui, il rischio invece è arrivare al fotofinish del mercato senza certezze. L’importante, qualora restasse, sarà avere idee chiare su come farlo rendere al massimo. Anche e soprattutto dal punto di vista tattico: nel 3-5-2, largo sulla fascia, è costretto a fare il terzino. Chiesa invece è micidiale negli ultimi 30 metri. Servirebbe un cambio di modulo e non a caso Beppe ha in testa qualche variante. Sui difensori invece la Fiorentina non molla. Li vorrebbe, giustamente, tenere in tutti i modi, anche senza rinnovi, perché Milenkovic è forte e perché Pezzella è il degno capitano di questa squadra. Il Milan però insiste e finché il mercato resterà aperto toccherà mantenere le orecchie dritte. 

Sono curioso di vedere anche come finirà la storia del playmaker. Amrabat regista infatti non convince del tutto. L’ex Verona è un gran bel giocatore, ma per rendere al meglio deve correre a tutto campo. E’ un moto perpetuo, una risorsa anche quando non ha palla. Frenarlo lì davanti alla difesa potrebbe non essere una buona idea. Ma come detto il mercato è lungo. E le sorprese, soprattutto con Rocco qui, sono dietro l’angolo. 

Pronti via intanto Commisso ha incassato la prima buona notizia. Per il centro sportivo, con la Soprintendenza, è tutto ok. A Natale si potrà iniziare a costruire la nuova casa viola. Con 10 campi di allenamento per settore giovanile, prima squadra e femminile. Proprio come voleva Commisso. La prossima settimana, quando il protocollo Covid sarà superato, Rocco andrà anche a Palazzo Vecchio. Sarà l’occasione per parlare del Franchi e di progetti per Campo di Marte. L’architetto Casamonti è già a lavoro, Rocco ci crede, ma prima di esultare vuol vederci chiaro. 

La priorità assoluta però adesso è la squadra. Sabato c’è il debutto in campionato, l’adrenalina sale e la Fiorentina vuole assolutamente partire forte, per dare e darsi un segnale. La forma è precaria, ma questo vale per tutti. La Fiorentina si conosce e in questo ha un bel vantaggio, il Toro invece è nuovo e verrà a Firenze in rodaggio, anche perché storicamente Giampaolo è un allenatore che ha bisogno di tempo per entrare nella testa dei suoi giocatori. Cogliere l’attimo e partire con il piede giusto. L’entusiasmo dei punti e quello di Rocco, sarebbero una meravigliosa benzina per affrontare la volata finale del mercato.