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ROCCO EFFETTO ALTA QUOTA. MA LA SQUADRA NON HA BISOGNO DI INTERVENTI RADICALI. C’È FIDUCIA NEI DIRIGENTI E NEL TECNICO

di Stefano Prizio

Con una qualche sorpresa e molto piacere, si sono lette le parole di Rocco Commisso che manifestano piena disponibilità a nuovi investimenti nel mercato invernale, se la squadra viola ne avrà bisogno. 

Quello del proprietario della Fiorentina è un cambio netto di toni e contenuti, in altre stagioni di questi tempi Commisso parlava di cambio euro-dollaro e simili amenità che stonano col suo status di plurimiliardario. Il mutamento di cifra del patron viola sembra l’effetto che gli fa l’alta quota alla quale la squadra allenata da Palladino è arrivata repentinamente, ma con grandi meriti. Un effetto corroborante per l’ambizione sportiva del proprietario che, come detto, in passato gli aveva piuttosto difettato. Ora Commisso sembra finalmente ingolosito da una prospettiva di risultati più prestigiosi. 

Curioso tuttavia che cotanta apertura a rischiare ulteriori capitali giunga in un frangente in cui, secondo il parere di molti (compreso chi scrive), l’attuale organico a disposizione dell’allenatore non sembri avere urgente bisogno di grandi interventi e di sicuro non radicali.

Il collettivo viola ha dimostrato di possedere meccanismi oliati e funzionali. Potrebbe semmai essere d’uopo migliorare o allargare le alternative in alcuni reparti. Vi è infatti la discussa mancanza di un vice Kean, un centravanti di ruolo che sia in grado di supplire efficacemente ad eventuali assenze dell’attaccante titolare. Tuttavia anche su questo tema, le vedute non sono uniformi, infatti ci sono persino taluni che non ne vedono la stringente necessità e si preoccupano semmai che un eventuale elemento in arrivo non metta a disagio il titolare che sta rendendo tanto bene, proprio grazie alla fiducia che si sente attorno.

Già, perché il timore di taluni è che andando a toccare, a mettere mano anche delicatamente in questa Fiorentina, si possa rovinare la magia che la sta facendo volare. Una preoccupazione forse eccessiva, visto che l’ambiente viola ha, forse per la prima volta nella gestione Commisso, una discreta fiducia in chi opera sul mercato. Fiducia meritata da Pradè e Goretti che in questa stagione sembrano essere stati felici in tutte le loro scelte: dal portiere, al centravanti, dal gruppo di centrocampisti, all’allenatore della truppa.

Raffaele Palladino, a dispetto di un curriculum esperienziale che all’inizio non faceva grande impressione, ha dimostrato coi fatti le sue qualità tattiche, ma anche psicologiche nel gestire singoli e gruppo. Recentissima ne è la prova, quando l’allenatore ha dato una settimana libera ai suoi per premiarli delle fatiche affrontate finora e in vista del prossimo impegnativo ciclo di incontri. Si tratta dell'applicazione pratica del concetto di meritocrazia.

La decisione ha suscitato subito qualche polemica specie da parte di coloro che sembrano voler scordare come fruire di giorni liberi per un atleta professionista, non sia uguale a come ne fruiremmo noi comuni mortali. L’atleta mantiene un regime di vita controllato e teso a non mettere a rischio la sua condizione psico fisica. Ecco perché ogni polemica ci pare priva di argomenti. Non a caso in queste ore un membro del gruppo, Luca Ranieri ha detto: ‘Con Palladino ci sentiamo più sereni’. Letto e approvato.