ROCCO VUOLE UN ALLENATORE TOP PER IL RILANCIO. GATTUSO IN POLE FRA INZAGHI E SARRI. NELLA LISTA ANCHE ALLEGRI. MAI PENSATO A TERIM. PRADÈ VERSO LA CONFERMA. LA CARICA DI IACHINI PER GENOVA. AMRABAT RECUPERATO. CASTROVILLI E BIRAGHI DELUSI
Visto che esistono i telefoni e hanno pure inventato le video conferenze, in attesa del ritorno di Rocco a Firenze, pur con tutti i problemi legati al Covid e alle zone rosse, i lavori attorno alla Fiorentina vanno comunque avanti, i manager sono operativi e in contatto costante con il presidente ed è ormai chiaro a tutti che la figura chiave per il futuro è l’allenatore.
Il presidente viola dirà l’ultima parola quando sarà di persona a Firenze dopo Pasqua, ma secondo operatori di mercato e intermediari, l’identikit del nuovo mister viola è già tracciato. Nessuna suggestione, nessun esperimento, scartata l’idea di provare a lanciare un giovane, si andrà sul sicuro. Rocco ha capito che dopo quattro cambi di panchina non può più sbagliare e allora si punterà dritto, senza indugi, su un grande allenatore, uno che abbia esperienza e carisma, che porti conoscenze calcistiche per un progetto importante. Con un budget di spesa adeguato che potrebbe arrivare anche ai quattro milioni.
E se ad oggi il nome del nuovo allenatore non è stato ancora scelto, ci sono in piedi opzioni molto interessanti che stanno a indicare una strada precisa: Rocco vuole rilanciare. I nomi degli allenatori di prima fascia che hanno dato la loro disponibilità a parlare, che sono pronti per allenare la Fiorentina con un progetto calcistico di peso, sono Sarri del quale già abbiamo parlato spesso, sappiamo le sue idee, sappiamo che ha voglia di incontrare Commisso per capire il tutto direttamente dalle sue parole e per guardarsi in faccia. Ma nella lista ci sono anche Simone Inzaghi e Rino Gattuso. Non solo. Già l’estate scorsa era stato sondato Allegri e anche in questo momento il nome dell’ex juventino è sul taccuino viola.
C’è attendismo, hanno chiesto tempo, ma tutti questi allenatori interpellati sono interessati alla Fiorentina. Inutile nascondere o sottolineare che tutti i nomi grossi fanno parte di un giro di allenatori che sta per iniziare, ma è anche vero che nessuno di questi ha detto no a prescindere e la Fiorentina resta nel lotto delle possibilità.
Simone Inzaghi, ad esempio, non resterà alla Lazio senza Champions, è stato contattato dal Napoli, ma si sarebbe detto più intrigato dall’idea di far tornare grande la Fiorentina. Sarri, come sappiamo, aspetta eventualmente la chiamata del presidente, ma non andrà in Turchia. Su di lui il Napoli, forse anche la Roma sottotraccia.
A qualcuno sembrerà strano e inarrivabile, ma fra i nomi in ttesa, come detto, c’è anche Allegri già contattato l’estate scorsa. Piace al Napoli, ma anche ai Friedkin per la Roma. Il Real è sullo sfondo. A chi l’ha sondato prospettandogli anche la Fiorentina non ha risposto no, ma ha lasciato comunque la porta aperta per la storia del club e il progetto che potrebbe nascere. Se non troverà stimolanti i piani delle grandi o non dovesse liberarsi la panchina-top da lui sperata, proprio Allegri, alla fine, per come pensa calcio, potrebbe anche essere affascinato e stimolato dall’idea viola. Lasciamolo in stand-by.
In tutta questa fase attendista c’è però anche un nome in pole position, ovviamente. La Fiorentina aspetta, e aspetterà almeno fino a metà aprile, ma è pronta anche ad accelerare e decidere in proprio. Il nome più gradito è quello di Rino Gattuso che piace a Commisso e lo abbiamo già spiegato molte volte, era stato già contattato per sostituire Montella, e corrisponde alle caratteristiche che il presidente viola desidera per la squadra che verrà: grinta, determinazione, fame, ma anche voglia di bel gioco. Gattuso lascerà sicuramente Napoli, ha avuto altri contatti, ma se ci fosse da scommettere qualcosa fatelo sulla Fiorentina. E’ ovvio che anche Rino dovrà parlare con Rocco, conoscere i piani, capire dove vuole arrivare il presidente americano con le sue ambizioni, ma la pista è tracciata.
Come dicevamo, Rocco sa che non può più sbagliare allenatore. Gattuso è giovane, ma ha già fatto diverse esperienze di alto livello in serie A e Europa League con Milan e Napoli (anche in Champions) dopo aver vinto tutto, compreso il mondiale, da giocatore. In panchina con il Napoli ha vinto la coppa Italia l’anno scorso. Il fatto che sia calabrese come Rocco significa, ma non significa. La simpatia è un conto, Gattuso piace come allenatore e come persona. Un tipo schietto, sanguigno, uno come Rino a Firenze potrebbe far breccia anche fra i tifosi.
Depennate immediatamente il nome di Terim alla voce “abbiamo già dato”. Strana uscita, chissà da dove e chissà poi perché. Soliti misteri di procuratori e intermediari, Terim sta bene in Turchia. Di sicuro non a Firenze. Comunque deve far felici l’idea che, aspettando le conferme dirette da Rocco, si voglia rilanciare a cominciare proprio dal nome del tecnico.
Avevamo detto più volte che dalla scelta dell’allenatore avremmo capito molte cose e se andrà davvero così capiremo cose positive.
Ovvio che prima di scegliere l’allenatore Rocco Commisso dovrà decidere anche sul direttore sportivo. Radio-mercato dice che Daniele Pradè in scadenza a giugno, quasi sicuramente sarà confermato. Mi è stato consigliato di togliere anche il quasi, la decisione sarebbe già stata presa, ma se abbiamo capito qualcosa in questi due anni, prima delle decisioni ufficiali con Rocco serve sempre prudenza. Il presidente si riserva sempre l’ultima parola (ovvio) e a volte sorprende. Comunque l’accelerata sull’allenatore potrebbe confermare indirettamente la permanenza di Pradè. Molti tifosi non apprezzeranno, ma il Ds viola è un grande professionista, esperto, con legami forti nazionali e internazionali. Poteva fare di più?
Di sicuro, ma ditemi chi salvereste in questi due anni firmati Commisso. E poi, quali sono le alternative?
Qualche intermediario racconta di Giuntoli in coppia con Sarri, ma è più probabile che si ricompongano a Napoli. E poi non dimentichiamo il feeling con Joe Barone. L’alternativa è cambiare tutto in società, azzerare, e allora nel pacchetto avrebbe dovuto stare anche Pradè, ma se si percorre la strada dei correttivi, se si è individuato nella scelta sbagliata dell’allenatore (a cominciare da Montella…) la causa dei problemi di questi due anni, dall’allenatore si deve ricominciare.
E a proposito di allenatori, toccherà a Iachini conquistare la seconda salvezza consecutiva, con la stima e il ringraziamento del presidente. Impresa non facilissima, ma Iachini sta dando tutto come al solito. Oggi ritroverà per la prima volta la squadra al gran completo e inizierà quel grande lavoro motivazionale che dovrà portare la Fiorentina carica a Genova. Sul campo c’è appena un giorno e mezzo per lavorare, sabato molto dipenderà dalla fame. Come detto si ripartirà dal 3-5-2 e molto probabilmente da Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Quarta; Caceres, Amrabat, Pulgar, Bonaventura, Biraghi; Ribery e Vlahovic. Con il dubbio Castrovilli.
Proprio Castrovilli e Biraghi dovranno essere ricaricati più di altri. Tornano dalla Nazionale non solo senza aver mai giocato, ma senza mai avere toccato la panchina in tre partite. Tutto può ancora succedere, per carità, ma ad oggi c’è la forte sensazione che il Ct Mancini li abbia depennati dalla lista per l’Europeo e psicologicamente non è simpatico. Anche per questo ci aspettiamo una forte reazione in maglia viola.