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RONCAGLIA VERSO L'AZZURRO, PRANDELLI VUOLE CHIAMARLO

di Mario Tenerani

Nei 27 convocati di Prandelli che si ritrovano per affrontare Armenia e Danimarca, c'è un solo viola, Emiliano Viviano, ma presto potrebbe essercene un altro: Facundo Roncaglia, già idolo monumentale del Franchi. 
Non è passato molto tempo da quel 23 settembre. La Fiorentina aveva lasciato due punti al Parma in una gara incredibile e nel dopo partita Roncaglia, autore tra l'altro di un gol bellissimo, diceva: "Sono felice che Prandelli mi segua, sarebbe molto bello giocare con l'Italia...". Era la verità. 
Roncaglia ha il volto da indio, è duro come il marmo, non conosce la paura, ma ha un cuore italiano. I suoi avi, qualche generazione fa, partirono da Giugliano, provincia di Napoli, per cercare fortuna in Argentina. In quel periodo ci provarono in molti, tanto che oggi in quella nazione un abitante su due ha radici italiane. 
Quella dichiarazione di Roncaglia somigliava piu' ad un appello a Prandelli, piuttosto che ad una notizia bella e buona. E invece Facundo probabilmente sapeva molto di più. 
Prandelli, infatti, segue da questa estate l'inserimento del centrale viola in Italia. Al ct azzurro Roncaglia piace parecchio, lo giudica un giocatore molto interessante, ha tutte le qualita' che cerca in un difensore: Cesare non vede l'ora di poterlo convocare. Ma l'iter non è così semplice: il passaporto italiano, di cui Facundo è in possesso, non è l'unico requisito. Paradossalmente è il meno importante: un documento non ha un'anima, basta essere a norma per la burocrazia. Scegliere, invece, di indossare la maglia di un Paese nel quale non sei nato, nè cresciuto, è tutta un'altra storia. E allora, se veramente il viola vuole sublimare questo sogno, è necessario che i canali diplomatici tra il giocatore e la Federazione si attivino. La Figc deve sondare il terreno e testare in concreto le reali intenzioni di Roncaglia. Una volta stabilito che la "vocazione" è autentica, si può accendere il semaforo verde: Prandelli è lì che aspetta. Cesare non ci metterà molto a far squillare il cellulare di Facundo per annunciargli che Coverciano sarà pronto ad accoglierlo.
Una terza linea formata da Roncaglia, Barzagli e Chiellini potrebbe diventare un muro di cemento armato, una difesa a prova di Brasile 2014 e per la Fiorentina sarebbe motivo di orgoglio: aver pescato a zero euro nel Boca Juniors, un centrale sul quale molti osservatori avevano volato alto. Troppo...  

Mario Tenerani

giornalista de Il giornale della Toscana