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ROSSI È SMARRITO, SERVE IL DURO MIHAJLOVIC. E POI PRENDETE MONTELLA

di Enzo Bucchioni

Dopo la sconfitta con il Chievo una situazione già complicata sta diventando drammatica. E' il momento dei nervi saldi e della mente fredda e dai tifosi è arrivata una prima grande dimostrazione di maturità. Sarebbe stato facile, anche comprensibile, abbandonarsi alle contestazioni. Il Popolo Viola ha preferito il profilo basso, si è turato il naso, ha compresso la rabbia rinviando i processi a fine stagione. E' l'atteggiamento giusto, anche una squadra inguardabile come questa porta la maglia viola. Da oggi al giorno della salvezza (speriamo prima possibile) nessuno dovrà più sbagliare una mossa come hanno fatto i tifosi perchè sotto i piedi della Fiorentina non c'è più l'erba, ma un terreno molto simile alle sabbie mobili. E' quasi incredibile che una rosa di giocatori dal buon valore tecnico come questa sia caduta così in basso, da mesi non giochi più a calcio, non riesca a trovare un minimo di carattere, di orgoglio e di volontà.

La società ha sicuramente commesso degli errori, Corvino in testa. I soldi però li ha spesi, magari non benissimo, ma li ha spesi: il deficit di 32 milioni lo testimonia. Gli allenatori non si sono dimostrati all'altezza nè il primo (Mihajlovic), ma purtroppo neanche il secondo (Delio Rossi). Il tasto giocatori è però  sicuramente quello da battere con maggiore insistenza: il male della Fiorentina è dentro il suo spogliatoio. Tra quelli che sono con la testa già da un'altra parte e quelli che ci vogliono andare. Quelli che non fanno vita da atleta e quelli che faticano a crescere, la situazione da mesi è incontrollata e incontrollabile. Con questa gente funziona soltanto il pugno di ferro. Io avrei bloccato gli stipendi qualche tempo fa: solo i Della Valle in serie A pagano regolarmente ogni mese. Ora è il momento di parlare chiaro: a fine stagione nessun giocatore pensi di fare gli affari suoi o di scegliersi la squadra del futuro. La società deve far capire che ha risorse tali da potersi permettere di tenere qui comunque i giocatori sotto contratto che non hanno fatto il loro dovere per poi magari mandarli in tribuna. Comunque questi signori devono sapere che dovranno essere loro a tirare fuori la Fiorentina da questa situazione perchè loro ce l'hanno portata, altrimenti resteranno legati a questa società nel bene, ma soprattutto nel male. Le scuse e la comprensione hanno una storia: ora è finita. Naturalmente la squadra deve andare in ritiro da oggi, io li farei allenare anche il giorno di Pasqua e di Pasquetta. Le responsabilità sono soprattutto loro e anche scaricare gli errori recenti (come stanno facendo) su Delio Rossi dimostra lo scarso valore anche morale di questo gruppo.

Comunque al di là del parere dei giocatori, il problema allenatore esiste, è evidente, chiarissimo. Delio Rossi nelle difficoltà non sembra avere la personalità giusta. La sensazione che la paura della squadra sia la sua paura. I dirigenti dovranno capire in fretta se questa onesta persona abbia ancora dentro la carica per reagire, per battersi, per conquistare una salvezza che non può più passare attraverso il gioco (la sua specialità) ma soltanto per il carattere, la grinta, la rabbia, la determinazione che questo allenatore sembra aver smarrito.

Se la situazione interna è quella che appare all'esterno non c'è tempo da perdere. La soluzione-tampone Mihajlovic potrebbe avere un senso. Otto partite alla Mihajlovic di un tempo, venti giocatori da prendere per il petto. Con la mente molto fredda una soluzione andrà presa a breve. Anzi, brevissimo.

Ma a breve dovrà essere scelto anche l'allenatore per il futuro e c'è un nome che sarebbe perfetto per la Fiorentina. E' intelligente, silenzioso, ha carisma, storia calcistica, è giovane, parla bene, ha pure un buon look e sta facendo benissimo a Catania. Parliamo di Vincenzo Montella, naturalmente.

 

Enzo Bucchioni

Direttore QS Quotidiano Sportivo

(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)