.

ROSSI, FATICHE E SCRICCHIOLII. E IN FUTURO...

di Lorenzo Marucci
Lorenzo Marucci

Toccherà ancora a lui. Gestire, correggere, motivare, incitare. Delio Rossi dovrà continuare a far progredire la sua Fiorentina, dandole un’impronta sempre più piacevole, attraverso un gioco corale apprezzabile. Si aspettava però di più dal mercato, probabilmente era convinto che El Hamdaoui arrivasse davvero e che il gruppo potesse essere un po’ sfoltito. A giugno forse Rossi proverà a farsi sentire di più, a incidere maggiormente sulle scelte dei giocatori. “Olivera? E’ arrivato per rimpiazzare la partenza di Munari”, ha detto tra le altre cose. Non sarà una vera e propria bocciatura del mercato, ma in generale traspare una certa insoddisfazione.  
   Adesso, oltre venticinque calciatori a disposizione per un tecnico sono davvero tanti, soprattutto se una squadra – come la Fiorentina - è in gioco per una sola competizione. Così qui dovrà emergere la sua capacità di tenere vive l’attenzione, la concentrazione e le motivazioni di tutti i calciatori. Un compito arduo perché già adesso – e non solo da ora – vari giocatori non possono essere soddisfatti del loro spazio o di come vengono considerati. Da Cerci a Vargas, non mancano i calciatori su cui Rossi a breve dovrà prendere una posizione decisa. Per adesso – per la gara odierna - ha convocato tutti ad eccezione di De Silvestri, portando in ritiro anche Felipe e Marchionni, magari tentando di coinvolgere anche chi è stato ai margini del gruppo. 
   Rossi avrebbe fatto a meno di Cerci, escluso nelle due precedenti partite perché ‘distratto dalle voci di mercato’ e comunque fuori dal suo progetto tattico. Adesso il tecnico si trova in gruppo un giocatore scontento che comunque non potrà certo spedire sistematicamente in tribuna. Anzi, il colmo sarebbe che a breve. vista la penuria in attacco, l’ex romanista non dovesse essere richiamato e gettato di nuovo nella mischia. Una possibilità che non pare così remota, ecco perché Rossi non potrà ‘scaricare’ Cerci. Allo stesso modo il tecnico viola avrà l’obbligo di provare a recuperare Vargas, definito in settimana un ‘lavativo’ dall’ad Mencucci.  A giugno quando dovrà assolutamente cedere il peruviano, la Fiorentina rischia di incassare una cifra assai inferiore rispetto a quella sborsata nell’estate 2008 per acquistarlo (12,5 milioni). Per evitare il pericolo di svenderlo, toccherà a Rossi rigenerarlo e coinvolgerlo nuovamente.
   “Sarà un annata di sangue e lacrime”, disse qualche tempo fa Rossi. “Questi siamo -  ha detto ieri - e questi saremo. Devo portare in fondo la baracca”. L’impressione è che il tecnico, dopo aver raggiunto la salvezza, farà con la società un punto della situazione approfondito sulle strategie, cercando di dettare la sua linea. In questi mesi ha studiato, analizzato e valutato tutti i calciatori e si è trovato a gestire problemi che non immaginava. Certo, francamente era lecito attendersi che anche lui riuscisse a incidere di più – in minor tempo – sui risultati e sul gioco. Ma la prossima stagione sarà quella in cui anche Rossi avrà la possibilità di far vedere completamente la sua ‘mano’. Avrà una preparazione estiva a disposizione, il tempo necessario per inculcare a tutti il suo credo calcistico.
   Ad ogni modo ci sono ancora quattro mesi di campionato. Giusto pensare a salvarsi, ma è lecito provare anche a togliersi qualche piccola soddisfazione. Arrendersi all’anonimato sarebbe un’altra mazzata.  

Ps: Jovetic è un grandissimo talento e l’augurio è che diventi davvero il simbolo della Fiorentina per tantissimi anni. Il suo sogno di vincere il pallone d’oro potrebbe teoricamente esser realizzabile, ma – duole dirlo - ci pare un po’ un’utopia, soprattutto (purtroppo) con la maglia viola addosso.
Lorenzo Marucci