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SCANDALOSA SENTENZA SU ZARATE: MAI CONFERMATE LE TRE GIORNATE. COMINCIA MALE ROMA-FIORENTINA. ASPETTIAMO UN ARBITRO CHE NON SUBISCA IL POTERE DELL’AMBIENTE. TEIXEIRA: NON C’È NIENTE DI VERO

di Enzo Bucchioni

Comincia male Roma-Fiorentina. La sfida di domani sera che potrebbe decidere il terzo posto e quindi la Champions, è stata anticipata da una sentenza ingiusta che non ci convince e ci fa tornare alla mente troppe cose che pensavamo sepolte per sempre. Come sapete, per Mauro Zarate espulso al Franchi per aver messo le mani sul collo di Murillo durante la gara contro l’Inter, sono state confermate dalla corte di appello federale le tre giornate di squalifica. Guarda caso non giocherà questa partita importantissima e Zarate era uno dei giocatori più in forma. Disdetta, tremenda disdetta…

Il duro comunicato della Fiorentina che potete leggere su questo sito, la dice lunga. Se una società che di solito accetta con fair play le decisioni del Palazzo questa volta si è sentita in dovere di protestare, vuol dire che la sensazione è piuttosto netta: c’è qualcosa che non torna, è stata superata la linea della decenza. E noi non possiamo non essere d’accordo.

Sousa che ricorda bene cosa significhi il Potere nel nostro campionato, per la verità, aveva già manifestato delle perplessità dopo la squalifica di tre giornate in primo grado. Allora a noi, invece, le tre giornate non erano sembrate scandalose. Non per ingenuità, sappiamo bene come funzionano certe cose, ma in virtù della giurisprudenza.

In genere negli ultimi anni per un gesto di violenza nei confronti di un avversario, il giudice sportivo aveva sempre comminato tre giornate, una pena esemplare per un brutto gesto. Poi, però, in appello le tre giornate sono state sempre ridotte a due in presenza di attenuanti dovute alla provocazione degli avversari e dopo aver analizzato filmati per vedere le reali intenzioni del giocatore. La Fiorentina ha portato a Roma lo stesso Zarate per spiegare direttamente come sono andati i fatti, ma irremovibile sarebbe stato l’arbitro Mazzoleni. Tre giornate erano e tre giornate sono, niente sconto. Possiamo farci un’altra domanda ingenua? Se ci fosse stato il Verona invece della Roma, la corte di appello si sarebbe comportata  nello stesso modo?

In effetti Zarate (che ha sbagliato) è stato provocato con gesti e a parole, addirittura si è trovato circondato da quattro avversari interisti quando ha preso per il collo Murillo. Il gesto non andava fatto, è chiaro. Certi comportamenti vanno condannati, ma nessuno ci potrà mai convincere che sono congrue le tre giornate. L’ingiustizia è forte e la Roma è alle porte. Uno più uno fa due? Le addizioni fatele voi.

Noi possiamo solo dire che forse era già eccessiva l’espulsione, in quel momento di una gara tesa, il rosso è servito a Mazzoleni per calmare le acque. Ne abbiamo visti tanti e ne vediamo tanti di gesti simili sui campi di calcio e spesso non sono neppure sanzionati.

Uno è freschissimo. Appena ieri sera nella semifinale di coppa Italia tra Inter e Juventus, Perisic ha messo le mani attorno al collo di Cuadrado che lo aveva scalciato. Gervasoni (lo stesso di Borja Valero) ha soltanto ammonito i due contendenti. Come mai? Andrebbe chiesto a Mazzoleni.

Questa mancata riduzione della squalifica a Zarate è decisamente antipatica. Mette fuoco in una vigilia già parecchio tesa e non ne sentivamo il bisogno. Se in queste ultime undici giornate qualcuno pensa di poter aiutare le squadre che hanno più potere o più agganci nel Palazzo del Pallone, credo stia sbagliando fortemente e, fra l’altro, la Roma è una grande squadra e non ha bisogno di aiuti.

Quei tempi sono finiti da un pezzo, nessuno può più permettersi certi giochi più o meno occulti. Comunque, se c’è qualcuno che pensa ancora di poter usare il potere fuori dal campo o in campo (fate voi), sappia che moltiplicheremo i nostri occhi (ne abbiamo già quattro) e assieme a noi tanti altri, per la tutela della regolarità del campionato e non soltanto per la Fiorentina.

Detto questo, domani sera ci aspettiamo un arbitro capace di tener lontano tutto e tutti, un arbitro di grande personalità poco incline a subire l’influsso di certi stadi caldi e di certi ambienti. Siamo sicuri che Nicchi avrà già deciso la persona giusta e siamo altrettanto sicuro che nella pattuglia arbitrale ci siano tante persone con la schiena dritta. Le aspettiamo all’Olimpico per vedere una grande partita con un grande arbitraggio.

Aspettiamo anche la Fiorentina del primo tempo contro il Napoli. Una squadra così può anche vincere. Sousa dovrà valutare bene il recupero fisico, ma visto che dopo ci saranno dieci giorni alla gara seguente, è presumibile che l’ossatura della Fiorentina sarà la stessa. L’unico dubbio può essere legato a Mati Fernandez. Al suo posto potrebbe giocare Ilicic con il ritorno al 3-4-2-1. Ma potrebbe anche essere confermata in toto la squadra che ha pareggiato con il Napoli. L’altro nome da tenere d’occhio è Bernardeschi, ma non mi sembra abbia ritrovato brillantezza. Servirà grande attenzione alle ripartenze della Roma, micidiale con El Shaarawy e il famoso Salah.

Nel frattempo è ripartito il mercato e da qui a settembre ne leggeremo, ne scriveremo e ne sentiremo tante. Ieri sembrava che il fantasista portoghese Teixeira fosse già della Fiorentina. Non è vero. Comincia il gioco del procuratori. Molto semplicemente il giocatore è svincolato, uno dei tanti che la Fiorentina segue, un dirigente viola ha fatto una domanda sulla situazione contrattuale e per qualcuno è sembrato un affare già chiuso. Non è così e Teixeira non è neppure fra i primi della lista Sousa.